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Pianeta Terra 17 marzo 2024

A PROPOSITO DELLA GUERRA

Questa mattina, riconsiderando gli attuali accadimenti, mi sono soffermato sulla Guerra. Anche perché sembra che i toni si vadano ancora di più, sconsideratamente, alzandosi.

 Innanzitutto le guerre scoppiano quando a governare i Paesi e gli avvenimenti sono persone scaltre, mediocri e senza lungimiranza; oltre che vigliacche: non sono loro a morire, altrimenti i conflitti si risolverebbero, ma migliaia e milioni di esseri umani che chiedono solo di poter vivere dignitosamente e che, invece, sono i più colpiti dal massacro. 

Ebbene, oltre a osservare che tutte le guerre del mondo hanno avuto una fine, anche se dopo cent’anni, voglio ribadire uno dei capisaldi del Cristianesimo che si sta accantonando troppo banalmente.

Innanzitutto Dio è Amore e Misericordia; ma non è fesso.

In secondo luogo, con la morte, tutti risorgeremo a vita nuova e saremo giudicati sul nostro vissuto, per essere indirizzati: o verso la felicità eterna o verso il nulla eterno.

Il giudizio sarà di Dio, che conosce quanto ognuno ha ricevuto nella vita e quanto ha potuto dare; non dell’umanità.

Ebbene, bisogna rendere noto a tutti i popoli della terra e a tutti gli esseri umani questo messaggio universale:

1.     iniziando dagli ultimi e dai più reietti; da quelli che subiscono e hanno subito le più atroci violenze e ingiustizie; da quelli che soffrono la fame, la miseria, l’abbandono e a cui è stata tolta la dignità propria di ogni essere uman0: 

“Non abbiate paura. Siete i prediletti di Dio, che vi premierà accogliendovi nel Suo Regno eterno ultraterreno e felice”;

2.   a voi potenti, poi; a voi che avete in mano le sorti delle Nazioni e del Mondo; a voi che gestite i grandi e piccoli poteri; a voi violenti votati a uccidere e a fare del male:

“Fermatevi e convertite le vostre coscienze, le vostre decisioni e i vostri comportamenti, perché seppur in questo mondo godete e spadroneggiate, verrà il giorno in cui dovrete rendere conto a Dio. Se non vi fermate e convertite, il vostro destino eterno sarà il nulla, non quello di godimento che promettono falsi profeti di morte; voi sarete esclusi dalla Vita”.

3.       a tutti gli esseri umani rimanenti: “Prostratevi davanti a Dio e chiedetegli la Grazia di orientare al bene le vostre vite; di costruire per voi, i vostri figli e per tutti un mondo di Giustizia e di Pace. Solo così parteciperete anche voi alla Felicità Eterna”.

Che il Dio unico, con qualunque nome lo si voglia chiamare, benedica ogni essere umano e tocchi lo spirito di ciascuno per orientarlo a Lui, unico Sommo ed Eterno Bene.

 

Pianeta Terra 12 marzo 2024

LA CREAZIONE

Premessa.

Le considerazioni che seguono sono mie esclusive opinioni personali e non rappresentano la posizione ufficiale della Chiesa Cattolica.

Da oltre sessantacinque anni sono un cattolico praticante e frequento Messa e Sacramenti. Riconosco l’autorità del Papa, aderisco al credo apostolico, a quello niceno-costantinopolitano e ai dogmi della Chiesa. Da quando avevo dodici anni, sotto la guida di don Tarcisio Turco, ho approcciato la Sacra Scrittura.

Quanto alla Chiesa cattolica, indiscutibilmente nel corso della storia i fedeli non si sono comportati sempre cristianamente; da parte sua, anche le gerarchie e il clero hanno evidenziato incoerenze e indegnità.

Non c’è da meravigliarsi. Essendo tutta la Chiesa formata da esseri umani, ne evidenzia tutte le lacune; soprattutto quando non fonda la sua azione su criteri spirituali. La stessa Chiesa, però, si perpetua nel tempo ed esplica pienamente il suo Magistero quando agisce sotto l’azione dello Spirito Santo, che “… Soffia dove vuole”.

Le osservazioni che seguono si basano su due presupposti. Il primo è un’affermazione di Gesù che, annunciando la sua morte imminente, precisò: Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto” (Gv 14, 26).

Gesù ha rivelato definitivamente l’essenza del Padre: Dio è Amore;  e ha riferito agli Apostoli altre verità, tuttavia limitate in relazione alla cultura dell’epoca e a ciò che essi erano in grado di comprendere.

Fermo restando che non si arriverà mai a comprendere completamente Dio. Se potessimo farlo, saremmo suoi pari. Ma, assolutamente non lo siamo.

Con il trascorrere del tempo, che avrebbe determinato l’ampliarsi delle conoscenze e della spiritualità umana, sarebbe stato il Paràclito a guidare progressivamente verso la comprensione di altri dettagli; mai comunque in contrasto con le verità di Fede contenute nei Dogmi. 

Il secondo presupposto è un versetto dei salmi: “Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo” (Sal 85, 12). Come a dire che l’intervento divino sulla terra si concretizza quando l’essere umano, ricercandola e trovandola, proclama la verità. Non quella che gli conviene, ma quella che deriva dallo scrutare profondamente in sé; talora con grande disagio, ma senza disperazione: la verità produce serenità e redenzione.

Dal tempo di Gesù le conoscenze umane si sono di molto ampliate (e si amplieranno ancora) ed è possibile approfondire alcuni dettagli della Fede che, senza negarne o stravolgere i dogmi, li rendano più aderenti alle realtà scientifiche e più comprensibili: ci sono persone che rifiutano il cristianesimo per aspetti secondari, quali ad esempio il racconto della creazione contenuto nell’Antico Testamento della Bibbia, ancora tutt’oggi proclamato nelle funzioni religiose.

La creazione.

Quando, nel 1960,  avevo dieci anni, appresi che l’Universo, la terra e i primi esseri umani, Adamo ed Eva, erano stati creati da Dio secondo la descrizione contenuta nella Genesi, il primo libro del Vecchio Testamento della Bibbia, che descrive la relazione millenaria fra Dio e il popolo ebraico prima della venuta di Gesù di Nazareth.

C’è voluto del tempo per capire che la descrizione non aveva  carattere scientifico, ma rispecchiava i limiti culturali e le conoscenze dell’epoca in cui il libro fu scritto; diversi secoli o forse un millennio prima della nascita di Gesù.

Dal canto suo il mondo scientifico ha ipotizzato che quantomeno la parte nota dell’Universo è stata generata da fenomeni fisici straordinari e che la vita è probabilmente scaturita dall’evoluzione di una piccolissima particella organica, di cui è tuttavia ignota l’origine. Insomma, non si sa da dove e quando è partita la scintilla iniziale che ha determinato il tutto. Per cui scientificamente non si hanno riferimenti assoluti, ma ipotesi probabili, da confermare.

Nessuna teoria scientifica ha poi chiarito se vi sia un Essere che abbia dato luogo all’universo. Né tantomeno vi sono teorie che spieghino perché è nato l’universo.

Non c’è prova scientifica dell’esistenza di Dio e nemmeno la prova che non esista.

Si può, però, verosimilmente ritenere che la creazione non sia avvenuta nella maniera semplicistica descritta nella Bibbia; ciò anche in virtù delle definizioni di Dio contenute nel catechismo di San Pio X, Papa: “Dio è l’Essere perfettissimo, creatore del cielo e della terra”.

Gli estensori del racconto della creazione si espressero secondo le loro conoscenze limitate, essendo il loro intento principale quello di trasmettere al popolo ebraico altre certezze: 1) esiste nell’Universo un Dio solo, creatore dell’Universo, prima e sopra ogni cosa; 2) Dio rappresenta il Bene assoluto; l’origine di ogni male è da attribuire a esseri inferiori a Lui ma superiori agli uomini, i demoni; 3) agli esseri umani è affidata la missione di custodire la terra, supportati dalle forze celesti, fra cui gli angeli; 4) tramite il popolo ebreo Dio sarà conosciuto da tutti gli altri popoli.

Secondo il racconto, la donna sarebbe scaturita da una costola di Adamo, primo ad essere stato creato.

A quei tempi, essendo la donna assolutamente assoggettata all’uomo, non si poteva nemmeno lontanamente pensare ad una creazione contemporanea e paritaria di uomo e donna. Tanto meno si poteva ammettere che l’uomo fosse scaturito dalla donna; circostanza che appare più naturale, visto che è la donna a partorire i figli e non l’uomo. E, ancora, mai si sarebbe potuto affermare che l’uomo avesse ceduto per primo alla tentazione del diavolo.

Dalla descrizione della creazione, però, discendono elementi  basilari della Fede, che restano confermati. Innanzitutto l’esistenza del bene e del male, quest’ultimo impersonato dal demonio. L’indicazione che una donna, individuata poi nella madre di Gesù, avrebbe contrastato efficacemente l’azione del demonio. Il concetto del peccato originale, secondo cui l’essere umano è tendenzialmente portato a compiere il male. Il riferimento al riposo sabbatico, per noi domenicale. Riposo del settimo giorno di cui Dio non aveva certo bisogno; ma di cui l’essere umano non può fare a meno, se non vuole ridursi ad essere un lontano parente della formica.

Quanto all’esistenza del bene e del male, mi pare che non si possano esprimere dubbi; equivarrebbe a negare l’esistenza della luce e del buio.

Che poi, per inciso, le percezioni umane siano relative, è una circostanza che va però tenuta presente in tutti i ragionamenti e le tesi.

Sulla profezia riguardante la Madonna, nel corso della storia vi sono stati segni straordinari in varie parti del mondo che, se non sono sufficienti a convincere gli scettici, non consentono di liquidare come costruzioni fantasiose le apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa. Se non si vogliono cogliere certezze, sussiste perlomeno un legittimo dubbio.  

Quanto, infine, all’esistenza del peccato originale, da cui sono stati tenuti indenni solo Gesù e la Madonna, nonostante cerco di pensare a qualche ipotesi contraria, non ho mai avuto notizia di un essere umano che non abbia esercitato la tendenza all’egoismo e al male, presenti persino nella prima infanzia.

Narrazione della creazione a parte, nella Bibbia sono riferiti altri dettagli che lascerebbero presupporre che l’estensore, forse Mosè, debba aver avuto la concreta percezione dell’esistenza di Dio; l’umano non può vedere Dio, ma può limitatamente parteciparne.

All’epoca, fu proposto al popolo ebreo ciò che poteva essere compreso, al fine di poter trasmettere concetti morali e legislativi.

Un racconto analogo a quello della creazione è quello con il quale viene spiegata la diversità dei linguaggi sulla Terra riportando il fallito tentativo di costruire la Torre di Babele, che avrebbe dovuto toccare il cielo. L’umanità aveva avuto inizio da Adamo ed Eva, come spiegarsi l’esistenza di lingue diverse?

Se però l’evoluzione del pensiero umano ha evidenziato il carattere pedagogico e non scientifico di questi riferimenti biblici, la Bibbia  comunque è permeata di concetti di un altissimo valore morale e spirituale, tuttora validi. Diversi riferimenti storici dei capitoli successivi, poi, hanno trovato riscontro nei ritrovamenti archeologici degli ultimi secoli.

In conclusione, considerate le osservazioni che precedono, se comprensibilmente il testo biblico è rimasto pressoché immutato, non si comprende perché non siano state apportate modifiche alla liturgia della Santa Messa festiva e feriale, sostituendo il racconto della creazione e di analoghe parti del Vecchio Testamento, con altri testi di più immediata comprensione e validità formativa al cristianesimo.

 

Pianeta Terra 22 dicembre 2023

È puerile, oltre che un grave errore, non considerare che nel mondo e nella vita c’è una consistente componente che non sarà mai svelata del tutto.

Non prendere atto: che non abbiamo deciso noi di nascere; che c’è un Universo così immenso che non riusciremo mai a comprendere nella sua pienezza; che ci sono fenomeni nei confronti dei quali ci si può solo mettere in umile ricerca, vuol dire vivere precludendosi parte dell’esistenza.

Un ostacolo obiettivo a tale ricerca è storicamente costituito dal gran numero dei venditori di fumo e falsità. Tuttavia non è difficile smascherarli per la loro sete di guadagni.

Pianeta Terra 22 dicembre 2023

Proprio nel momento in cui si è convinti di avere il massimo della libertà, si è inconsapevolmente bombardati senza tregua e da ogni dove da indicazioni su come vivere e cosa fare. In tal modo l’essere umano si trasforma da libero pensatore a contenitore di spazzatura cerebrale, appositamente  studiata per indirizzare menti e anima della gente.

Pianeta Terra 15 dicembre 2023 – Natale

Natale? Quest’anno l’umanità ha raggiunto l’apice del suo attaccamento al demonio: il potere, gli affari, le luci, le feste, le stragi e l’ingiustizia senza fine sembrano averlo definitivamente sotterrato.

Ma si è in errore, non è così.

Nella storia umana il Natale del Signore nostro Gesù Cristo ha squarciato la terra una sola volta, per sempre! E il messaggio consegnato alla storia è che la malvagità avrà una fine e che a prevalere non saranno le logiche demoniache, ma l’Amore di Dio.

Da quel momento iniziale ogni essere umano ha di fronte due logiche: quella della violenza e dell’assenza di Dio, in cui egli si illude di poter tutto; quella del dubbio di non essere così forte e sicuro per costruire un mondo d’Amore.

Si tratta di scelte decisive.

Dio non esiste? Allora ci si estinguerà nel nulla della follia umana.

Dio esiste? Allora ci si pone alla sua ricerca, in Spirito e Verità, per avvicinarsi alla Fonte Perenne dell’Amore.

Io non so cosa possa volere Dio per questa ultrasecolare festa.

Immagino solo le luci, le voci, i telefoni, le luminarie e le televisioni spenti per qualche minuto. E la gente, che in silenzio, nelle case e nelle strade, si prende per mano, comunicando all’altro un solo moto dell’anima: “Io non so amare. Vieni Signore Gesù e conducici per le Tue Vie. Preferisco morire amandoti e amando,  piuttosto che vivere dannandomi”.

 

Pianeta Terra, 21 ottobre 2023 (Messa del mattino)

Più cerco di avvicinarmi al mistero di Dio, più  percepisco la mia incommensurabile nullità.

Eppure, mi appare chiaro che la violenza e il male del mondo non provengono da Dio; altrimenti la morte in croce di Suo Figlio sarebbe assurda: piuttosto avrebbe distrutto la Terra.

La violenza e il male sono causa diretta della cattiveria singola e collettiva degli esseri umani, nonché della superbia che impedisce loro di affidarsi a Dio.

La cattiveria, la superbia e il male sono indotti da influssi demoniaci ignorati o sottovalutati. 

Una delle principali novità dell’annuncio di Gesù, rispetto alle credenze del Vecchio Testamento, è proprio questa: Dio non è il Dio vendicativo e “degli eserciti”, ma Amore e Misericordia Assoluti.

   

Italia, 9 ottobre 2023

Ipocritamente, o spero inconsapevolmente, si vuole affrontare il fenomeno delle morti sul lavoro senza centrare il vero problema. L’attuale giungla legislativa, giurisdizionale, speculativa sulle fonti energetiche e sulle materie prime, nonché le diffuse pratiche scorrette e la concorrenza sleale, reale e virtuale,  hanno fatto sì che siano arrivati a comandare e a dirigere nei luoghi di lavoro persone che spingono “a tavoletta” sulla produttività quantitativa a scapito della qualità dei prodotti e della qualità di vita in azienda. Con un’altra macroscopica anomalia: gli stipendi e gli appannaggi dei capi sono esorbitanti rispetto a quelli degli altri lavoratori. Queste persone, erroneamente, non si ritengono parte della compagine lavorativa, ma si considerano dei ex machina.

Professionalmente sono stato un esperto di controlli. Ebbene, molto più dei controlli sono efficaci una cultura positiva e la civiltà, non solo nel lavoro.

Pianeta Terra, 9 ottobre 2023

Non possono esservi dubbi. Qualunque nome gli si voglia attribuire, non può esservi un Dio che ispiri violenza nei confronti di inermi, donne, bambini e persino morti. Questi individui non servono Dio, ma sono schiavi del demonio e sono già parte del suo inferno.

Dov’è Amore, ivi c’è Dio.

Dov’è odio e becera violenza; dov’è falsità, smodata sete di denaro, di possesso e successo, lì c’è il demonio.

 

Pianeta Terra, 8 ottobre 2023

Ieri c’è stato il violentissimo e brutale attentato terroristico nei confronti di Israele.

L’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, non serve a niente e si può sciogliere se non dichiara immediatamente illegali e perseguibili a livello mondiale gli eserciti privati e i mercenari, su qualsiasi territorio essi si trovino. Queste parvenze di esseri umani non solo esprimono un odio e una violenza brutale, non legata a ideali quanto al denaro e a riconoscimenti in natura, ma sono essi stessi fomentatori di rivolte e guerre perché di esse vivono e con esse si arricchiscono.

   

Pianeta Terra, 27 settembre 2023

Questo mondo è fuori di testa e, se continua così, io penso che non ne avrà ancora per molto.

Non si tratta di quanto oggi viviamo e raccogliamo ma, inconfutabilmente, di quanto stiamo seminando. Il mondo di domani sarà quello che stiamo costruendo oggi ed ecco perché, pragmaticamente, non c’è molto da sperare. 

I messaggi dei cosiddetti Mass Media, in cui oggi hanno una parte importante il web, internet, il mondo della spettacolo  e della cultura, ancor più disponibili e diffusi tramite i telefoni cellulari, riportano incessantemente notizie e valori di infima qualità. I telegiornali, poi, invece di fare informazione e formazione, propongono le peggiori notizie nazionali e internazionali, spesso dietro un interessato compenso. 

È per questo che la morale è in crisi, vi sono degli dèi che hanno sopravanzato nell’animo umano i grandi ideali. Dèi rappresentati dalla sete di denaro, dalla falsità, bramosia di potere e dall’egoismo sfrenato: credenti o no, sono questi gli attributi diabolici che conducono all’Apocalisse; delle tenebre, non della Luce.

Accade che in una Repubblica, un sistema in cui la ricchezza pubblica dovrebbe essere fruibile da tutti, Democratica, cioè basata sull’uguaglianza dei cittadini, come dovrebbe essere la nostra, agli onori delle cronache salgono, tra l’altro: le “corna” della regina d’Inghilterra; il tedioso insediamento del nuovo Re inglese, funerali e celebrazioni di uomini di Stato e celebrità, che non sono affatto a costo zero; la cronaca nera più efferata, con particolare dovizia di macabri dettagli (ma non esiste il segreto istruttorio?); asfissianti riferimenti alla scena politica, che non sono  notizie, ma vuoti proclami elettorali caratterizzati dal tutti contro tutti; particolari di vita di personaggi, mezze figure, che vengono osannati come dèi. L’elenco a seguire sarebbe lungo e meriterebbe un lungo approfondimento. Precisando che analogamente se non peggio accade a livello mondiale.

Io mi chiedo, ma cosa stiamo seminando per il futuro e quali modelli da imitare stiamo offrendo alle nuove generazioni? 

D’accordo, ci sono anche programmi e notizie positive, ma l’enfasi che viene posta sui contenuti negativi è tale da risultare estremamente accattivante e condizionante. Ciascuno dovrebbe intimamente interrogarsi su quanto incide su questa situazione e da che parte è schierato. Attenzione, io non sono fuori dalla mischia e ci sono stati momenti in cui non sono stato del tutto diligente.

Ma nella mia piena, libera e lucida coscienza non posso affermare altrimenti!

Tra l’altro anche il proporre ipocritamente come modello uno spaccato del mondo vario, in cui si può scegliere fra diverse culture, opinioni e modi di pensare, tutte presentate come condivisibili, non appartiene alla Scienza della Formazione umana e non è educativo. Il fatto poi che ci siano enormi interessi economici non giustifica tale impostazione ma, al contrario, ne sancisce inequivocabilmente la scorrettezza. I valori fondanti della civiltà umana non sono derogabili; nemmeno e soprattutto a pagamento.

Non so se il discorso risulti chiaro; per gli esperti e per le persone di buona fede lo dovrebbe essere.  Non penso, tra l’altro, di essere solo: molti di quelli delle prime generazioni post Seconda Guerra Mondiale sono stati educati: al libero e costruttivo pensiero; all’essere cittadini e non sudditi; al rispetto di tutti e di tutto, soprattutto delle situazioni di fragilità umana e delle donne, ancor più se incinte; al collaborare per costruire un mondo migliore.

A questo punto la mia riflessione potrebbe considerarsi conclusa, ma ho l’obbligo morale di evidenziare un enorme contrasto: il confronto fra tutta questa prosopopea e ridondanza di cerimoniali, talvolta anche nei riti religiosi, con la vita, le opere, le parole, la morte e la risurrezione del Cristo Gesù. Non mi risulta che, solo considerando che era un uomo giusto, abbia avuto un funerale!

Non conoscendo Gesù di Nazareth, si può non  credere in lui perché: a lui si associano i lati negativi delle Chiese cristiane, di cui faccio parte come semplice cattolico; Egli invita ad atteggiamenti che presupporrebbero cambiamenti del proprio modo di essere, sebbene a livello individuale in relazione ai costumi consolidati del tempo; animati da contrapposizione ideologica, rifiutandosi di approfondire la realtà storica; infine, contraddistinti da stupidità.

 Tuttavia, anche se non si crede in Lui è stato l’uomo che ha squarciato la storia umana illuminandola come non mai e come nessuno. Eppure, solo considerando che era un uomo giusto, non mi risulta che abbia avuto un funerale, né tantomeno cerimoniali collettivi!

 

Pianeta Terra, Domenica, 17 settembre 2023 (con rivisitazione del 3 marzo 2024).

Il perdono cristiano.

Devo premettere che queste che seguono sono mie esclusive opinioni personali e non rappresentano la posizione ufficiale della Chiesa Cattolica.

Tuttavia il mio è un contributo alla riflessione che vorrebbe evitare che si scambi il perdono con il buonismo e con il lasciar perdere, anche quando sarebbe invece opportuno intervenire, sebbene dapprima  fraternamente.

L’occasione me l’ha data il Vangelo proclamato oggi in Chiesa, nel quale Pietro chiede a Gesù fino a quante volte bisogna perdonare.

La risposta di Gesù è strabiliante e vuol significare: “Sempre”. È una risposta che presa alla lettera mette in crisi.

Affronto l’argomento in virtù di tre presupposti:  a) il conoscere l’essenza del messaggio cristiano, essendo un cattolico praticante dal 1958; b) il desiderare ardentemente di pervenire alla Verità; c) l’agire in Spirito e Verità, ispirandomi alle parole di Gesù: “I veri adoratori adoreranno Dio in Spirito e Verità”.

Ciò premesso, voglio richiamare alcune circostanze. La prima è che le parole di Gesù sono state pronunciate in delle occasioni e dei contesti specifici, di cui non sempre nei Vangeli sono stati riportati i dettagli e che, inoltre, Gesù ha usato un linguaggio che i suoi contemporanei e le persone che lo ascoltavano potessero capire senza fraintendimenti.

Inoltre, ad essere attenti, ci sono delle affermazioni di Gesù che sono assolute, come: “io Sono la Via, la Verità e la Vita” e come quella riportata sopra sui veri adoratori, che travalicano il tempo e l’Universo,  ed altre che sono riferite al contesto: “È più difficile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco” vada in paradiso. È chiaro che in questo caso il riferimento non è assoluto, tuttavia ingloba un concetto indiscutibile: è molto difficile che chi ami arricchirsi senza misura possa guadagnare il Regno dei Cieli.

È mia convinzione che, quando Gesù afferma: “…Se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra” siamo nelle affermazioni del secondo tipo.

In caso contrario, l’interpretazione letterale porterebbe a delle situazioni assolutamente non cristiane prima che disumane. Cosa dovrebbe dire il padre che in casa si vede violentare la moglie da un uomo in preda a devianze demoniache? “Aspetta, ci sono qui anche le mie figlie?”. La stessa situazione si avrebbe sul piano individuale quando una persona viene bistrattata e offesa sistematicamente.

Io credo che l’affermazione di Gesù debba essere inserita nel contesto specifico, che fu quello di dichiarare incoerente e superata un’antica norma ebrea: “Occhio per occhio e dente per dente”; e significasse, piuttosto, l’essere sempre animati da un sincero spirito di concordia e di pace in ogni occasione e in ogni relazione.

La seconda circostanza riguarda un fenomeno generale. Se quasi sempre Gesù si rendeva inequivocabilmente comprensibile e la platea dei suoi uditori era alquanto omogenea oggi non è più così.

Sia per le imperfezioni della comunicazione di chi parla sia per le più ampie differenze che vi sono nella platea degli ascoltatori (livello di attenzione, cultura, ceto, sensibilità, attività svolta,  ecc.) il messaggio non sempre viene recepito correttamente e, talvolta, viene frainteso o inascoltato.

Inoltre, sebbene vada precisato che il messaggio evangelico è rivolto a tutti e a tutte le esperienze di vita, bisogna tener presente che le persone vivono un’infinità di situazioni differenti, con compiti di diversa delicatezza e responsabilità: a) capi di Stato e di Organizzazioni internazionali; magistrati; responsabili di Funzioni e Uffici; b) militari e forze dell’ordine; c) delinquenti e violenti; d) operatori dell’economia, del commercio e della finanza; e) comuni cittadini, sia di Stati ritenuti civili sia di quelli del terzo o quarto mondo; f) soggetti che subiscono sistematiche violenze fisiche e psichiche; g) infine, ultimi nella lista, ma primi in graduatoria i Cristiani.

Come calare il perdono cristiano nelle concrete attività quotidiane?

Una terza circostanza da tener presente è il dovere di esplicare la funzione educativa dai genitori, dagli educatori, dai sacerdoti, dagli insegnanti; dovere che dovrebbe essere svolto in maniera garbata da ogni persona.

Il perdono cristiano non può significare impunità; se non nei casi di importanti riparazioni al torto inferto. Tenendo presente che c’è comunque differenza fra il male fatto a una persona o a migliaia di individui; e fra quello che si compie come anonimi cittadini o avendo un ruolo pubblico.

L’ultima circostanza che è bene chiarire è che senza un sincero pentimento non c’è richiesta di perdono che possa definirsi e ritenersi tale. Tenendo presente che la qualità della sincerità può ingannare l’umanità, non Dio.

Inoltre, perdonare non significa continuare a consentire che qualcuno  faccia del male a noi e a quanti ci sono affidati. Né perdonare significa continuare a relazionarsi con chi ci ha fatto del male e continua a farci del male.

La relazione può essere possibile solo se, in presenza di un sincero pentimento, non si perpetui un atteggiamento prevaricatore nei confronti della parte debole. In una relazione cristiana non c’è chi ha sempre ragione e chi ha sempre torto.

Tutto ciò considerato, ci sono tuttavia dei punti di riferimento che devono essere tenuti presenti a livello generale, quale il richiamo di Gesù che precisa che saremo giudicati tutti con la stessa veemenza con la quale avremo giudicato gli altri; oppure quello in cui invita a considerare i propri orrori prima di accanirsi sui piccoli difetti degli altri. Inviti che valgono indipendentemente dal ruolo rivestito.

C’è poi il comando ultimo di Gesù, che chiarisce e riepiloga tutti i suoi insegnamenti: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati”.

Ora, premesso che Gesù alla fine dei tempi, da Lui preannunciata, verrà a giudicare ogni essere umano per quanto avrà considerato (amato) gli altri e che il poter incarnare il suo precetto presuppone una relazione profonda con Lui, non c’è dubbio che, in qualsiasi ruolo si agisca, lo si fa in dispregio del messaggio cristiano quando: a) non si miri al rispetto della propria e dell’altrui dignità; b) non si ricerchino la Verità e il Bene comune (non ricchezza, potere e gloria); c) non si promuovano il progresso della persona umana e del Mondo.

Tutte le considerazioni fatte sul perdono non tengono però conto di un’eccezione. Nella storia umana ci sono state persone note e sconosciute, che sono andate ben oltre i ragionamenti fatti, interpretando alla lettera l’invito di Gesù: perdonare sempre, a prescindere. Qui, però, siamo nell’ambito dell’azione dello Spirito Santo che, misteriosamente, tocca talvolta gli esseri umani e li spinge a fare scelte incomprensibili. Ne cito solo alcuni, fra quelli a noi più noti: Francesco d’Assisi, Padre Pio da Pietrelcina, Papa Wojtyla e Madre Teresa di Calcutta.

 

Pianeta Terra, 16 settembre 2023

L’Unione Europea non raggiungerà mai i suoi obiettivi se non estirperà un cancro che ha importato dai singoli Paesi membri: risolvere i problemi e perseguire il progresso in base a vecchie e superate ideologie, e non in base a nuovi e condivisi ideali. Ma c’è anche un secondo cancro: il perseguimento degli Stati membri dei propri esclusivi interessi a scapito di quelli delle altre Nazioni; non tenendo conto delle diversità e caratteristiche storiche che connotano gli Stati. Le diversità vanno affrontate con la dovuta gradualità, valorizzando le positive peculiarità nazionali.

 

Pianeta Terra, giovedì 14 settembre 2023

Festa Cristiana dell'ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE

 La Croce non simboleggia la morte, ma il sacrificio di Cristo attraverso il quale sono state aperte per ogni singolo essere umano le porte dell’Eternità e della Felicità. Essa è simbolo dell’Amore straordinario e misterioso di Dio nei confronti dell’umanità. Il messaggio è chiaro quanto sconvolgente: il male è stato vinto e può essere vinto solo con l’apoteosi dell’Amore.   

                                                                                        Dal Vangelo secondo Giovanni 3,13-17

In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo (cioè Gesù). E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

 

Pianeta Terra Primo 4 settembre 2023

     (IL RAGIONAMENTO CHE SEGUE RIGUARDA MOLTO SINTETICAMENTE L’ESISTENZA O LA NON ESISTENZA DI DIO, E LE RELATIVE IMPLICAZIONI).

Voglio subito chiarire che io non ho competenze complete in nessuna materia e non ho alcun interesse personale.

Ciò premesso, fra le due seguenti affermazioni una sola può essere vera: “Dio non esiste”, “Dio esiste”.

Se Dio non esiste, bisogna essere consapevoli che tutto finisce con la morte; e che, inoltre, a regolare la convivenza umana vi sono due situazioni estreme a seconda dei luoghi, con tante varianti intermedie: a) la quasi totale assenza di un’organizzazione sociale e di regole; b) una storica e consolidata organizzazione sociale con un’infinità di regole, rispettate solo da una parte della popolazione. 

In ogni caso, poi, a queste due possibilità si aggiungono, a livello mondiale: controversie, contrasti e guerre; l’esistenza di poteri fuori controllo, interni ed esterni agli Stati (delinquenza organizzata e eserciti mercenari; potenti privati o multinazionali) che condizionano settori chiave del vivere: energia, tecnologia, armamenti, finanza, economia, commercio, informazioni, informatica, ecc.

Se a ciò aggiungiamo: l’inefficienza degli Stati; un guazzabuglio di leggi e il loro mancato rispetto, acuito anche da chi dovrebbe farle rispettare; e, infine, l’incorreggibile furbizia di molti, che approfittano di tutto e di tutti, perveniamo ad una solo conclusione.

Non c’è da fidarsi di nessuno e conviene pensare a sé stessi; godere di quello che si ha e non si ha, si trattasse anche di un altro essere umano; ingegnarsi per come sopravvivere in ogni circostanza, anche a scapito di altri.

In questo modo di vivere c’è, però, un problema: tutti sono liberi di poterne approfittare!

Basta un solo esempio, riferito alla violenza sulle donne, per evidenziare una possibilità reale: a chi fa una violenza sessuale completa a una donna, chiunque può tagliargli il pene (si tratta di una pratica già messa in atto anni fa da una donna negli Stati Uniti d’America); soluzione analoga c’è anche per le donne che violentassero gli uomini: sigillo della vagina.

Bisogna convincersi che, a livello sociale, non ci sono comportamenti che non siano già stati esaminati nel corso della Storia umana, salvo  le caratterizzazioni dovute alle diverse abitudini di vita nel tempo. Già nel Vecchio Testamento della Bibbia, infatti, era scritto: “Occhio per occhio e dente per dente”, cioè, sei autorizzato a fare all’altro quello che è stato fatto a te.

La seconda ipotesi è: Dio esiste.   

Se Dio esiste, la sua prima caratteristica è che non è fesso; e non si può prendere per fesso.

Dio, poi, è il Dio di tutti popoli della Terra che anelano a una Entità Superiore che propone una Giustizia assoluta, fondata sull’Amore e sulla pacifica convivenza umana. Non è esclusiva di nessuno e il nome con cui viene chiamato ha poca importanza, purché lo si ricerchi in “Spirito e Verità”. Dio, poi, esiste a prescindere che si creda in Lui. Chi non crede o non lo conosce, tuttavia, non sarà lontano da Lui se in retta coscienza rispetti tutti gli esseri umani e l’ambiente.

Non c’è dubbio che la rivelazione più completa di Dio e della Sua Essenza, con segni storici innegabili, è stata fatta da Gesù di Nazareth, un ebreo vissuto circa duemila anni fa, rifiutato dal suo stesso popolo. Nella sua essenza questa rivelazione definisce Dio come Amore assoluto, afferma l’esistenza della Risurrezione dalla morte e del Regno dei cieli (che non è una località, ma un’Entità per noi indefinibile), proclama il Perdono dei peccati (delle colpe) per chi, sinceramente pentito, voglia riacquistare l’accesso all’Eterna Felicità, rivolgendosi a chi ha ricevuto il mandato da Gesù, la sua Chiesa. Già, perché per raggiungere il Regno dei cieli è necessario un requisito, riassunto da Gesù con un solo comando: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”; che è l’esatto contrario dell’antico principio biblico e che ha delle applicazioni minime: non fare il male a nessuno e proclamare la Verità.

Poiché non è possibile esaurire in poche righe la dottrina di Gesù e la storia della Chiesa cattolica, i cui alti rappresentanti e ancor più i fedeli non sono stati sempre coerenti, arrivo direttamente alle conseguenze finali. 

La premessa è che su questa Terra non è possibile estirpare del tutto il male, a causa del demonio, principe di questo mondo. A causa di questo mistero Gesù, ispirato dall’Amore del Padre, Dio, è venuto a salvare gli esseri umani e non solo,  ha annunziato che sarebbe ritornato a giudicare tutti sull’Amore; e che lo farà usando la stessa misura, severa o indulgente, con cui ogni essere avrà giudicato gli altri in questa vita. Poi ci sarà la Fine dell’esistenza terrena: per molti per l’Eterna Felicità, per altri per un patimento senza limiti temporali.

Ora, poiché Gesù predisse che prima della Fine del Mondo ci sarebbero state: guerre, catastrofi e pestilenze (all’epoca non si conoscevano le pandemie) nonché il prevalere diffuso del male e segni in cielo e sulla terra, abbiamo l’intima possibilità di capire quando la Fine si approssimerà; se non si sta già approssimando (tenendo conto che i pensieri e i tempi di Dio non sono quelli degli esseri umani).  

 

Pianeta Terra 28 agosto 2023

Non si può definire civile un Paese in cui, sistematicamente, si minacciano le persone, si usa loro qualunque tipo di violenza e si provocano gravi scempi ecologici (incendi, contaminazioni, ecc.) senza che ci sia una pena corrispondente al danno provocato; anche quando si tratti di minori o pseudo incapaci. A danno temporaneo, deve corrispondere una pena temporanea e a danno definitivo un danno a vita (contribuzione mensile a favore di un Fondo per la difesa della dignità umana e della natura; esilio, perché no, temporaneo o definitivo).

E se la Politica, la Magistratura e le Forze dell’ordine  non sono in grado di approvare o promuovere tempestivamente misure adeguate, esse sono complici di tali comportamenti.

L’impunità, il degrado, l’azione devastante dei mass media e delle grandi organizzazioni informatiche, finanziarie, commerciali, industriali ecc., e la loro tamburellante pubblicità, alimentano la mancanza di senso civico.

Ma il peggio di questa democrazia è il continuo aumento delle attribuzioni di chi gestisce il potere e dei Capi, a scapito della forza lavoro da impiegare per il presidio e la sicurezza del  territorio. Ciò non è degno sia di una Repubblica Democratica, sia di un Paese civile.

 

Pianeta Terra 26 agosto 2023

Un uomo che offende senza motivo o fa violenza a una donna, dimenticando che una donna ne ha gioiosamente sopportato il peso per nove mesi, l’ha nutrito e accudito perché diventasse un uomo, non è degno di  essere chiamato tale.

Anche di fronte a tradimenti o gravi offese di una donna, un Vero Uomo, se non ci sono i presupposti per una nuova convivenza amorevole, la lascia e, finalmente libero da obblighi, va per le vie del mondo a trovare la sua strada.

Pianeta Terra 20 agosto 2023

Notiziario di oggi (indipendente e fuori da ogni schema).

Nella giornata di oggi in metà della Terra ci si avvia lentamente verso la fine dell’estate; nell’altra metà verso la fine dell’inverno. Dove fa caldo si sono verificati numerosi, estesi e devastanti incendi, attribuiti ai cambiamenti climatici dovuti all’incuria verso il Pianeta. Nessuno sembra aver individuato quanto sia dovuto all’effetto delle becere attività umane, che non si riescono a mitigare, e quanto ai rimanenti potenziali elementi (variazioni cicliche, influenza del sole e dei corpi celesti, ecc.). Continua il preoccupante calo dei ghiacciai in tutto il mondo, per il quale bisogna fare qualcosa (nuovi bacini per raccogliere la loro acqua, attento monitoraggio, riforestazione). Prosegue, inoltre, l’attività dei vulcani e l’impatto distruttivo delle forze geofisiche e atmosferiche. Bisognerà prepararsi a importanti cambiamenti.

Continuano a esserci numerose e pericolose guerre, venti di guerra e operazioni ostili fra Stati e popoli, sostanzialmente perché sono molti ad avvantaggiarsi di queste situazioni. Non si tratta solo degli eserciti privati e dei mercenari (delinquenti in libera, illecita professione), dei costruttori di armi e dei Paesi che devono rinnovare il parco degli armamenti, ma anche di spregiudicati gruppi economici e di alcuni Stati che cercano di approfittare di queste situazioni per accrescere la loro importanza.

A livello sociale, incalcolabili e deprecabili sono i delitti di massa e nei confronti dei singoli, soprattutto nei confronti dei più deboli, fra cui donne e bambini. L’aver abolito la diffusione nelle scuole delle norme morali e religiose, senza diffondere i principi dell’assoluto rispetto della persona e dell’ambiente, e i diritti e i doveri dei cittadini, ha aumentato il numero di soggetti che crede di poter agire come crede, senza rendere conto a nessuno; tanto più che le leggi e l’attività dei Tribunali favoriscono in concreto i comportamenti delittuosi rispetto a quelli onesti.

Una particolare attenzione viene dedicata dai mass media al fenomeno dei migranti in fuga dai Paesi incivili e alle numerose morti nel Mediterraneo. Tuttavia, il silenzio sulle altre situazioni altrettanto disumane delle popolazioni che muoiono di fame e sete e a causa di mancanza di cure e civiltà, fa temere che anche nel  caso dei migranti vi possano essere interessi specifici a che il fenomeno continui. Oltre agli scafisti, ne traggono vantaggio le Onlus e tutti coloro che lucrano sui servizi diretti e indiretti di gestione/assistenza dei migranti. Considerata l’ormai consolidata mancanza di etica a livello generale, bisognerebbe assoggettare a maggiori controlli quegli Enti che beneficiano di regimi particolari per verificare se effettivamente continuino a sussistere le condizioni per ritenerli tali (Enti, Fondazioni, Onlus ecc.). In passato un fenomeno diverso, ma che poneva una questione morale analoga, fu risolto definitivamente con una decisione impopolare: nei rapimenti di persone, si impedì per legge ai familiari di pagare il riscatto.

Senza alcuna eticità è l’andamento dei prezzi delle materie prime, dei prodotti energetici e finanziari; e prive di fondamento appaiono le decisioni dei Regolatori istituzionali (Banche Centrali, ecc.), che continuano a intervenire sulla base di parametri non più attuali o confrontabili fra le diverse situazioni nazionali  (PIL, inflazione, ecc.). Inoltre, la mancanza di Enti internazionali che regolino a livello mondiale le Banche, le Società Finanziare, i movimenti borsistici e gli altri aspetti fondamentali dell’Economia continua a provocare instabilità e improvvise crisi.

Nonostante tutto ciò, il gran numero delle persone che a diverso livello e nell’anonimato s’impegnano quotidianamente a portare avanti con dignità la loro vita e quella dei loro cari, contribuendo al benessere sociale e politico dei loro Paesi, continua ad essere un esempio irrinunciabile, su cui anche oggi si fonda la speranza di un mondo migliore. È su questo che bisogna puntare.

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Per le notizie di Sport e Politica, per quelle relative allo Spettacolo e ai Gossip, per la cronaca nera e per i necrologi, si rimanda a quei mass media che sono specializzati a trarre il maggior profitto da tali sezioni conquistando il pubblico (ignorante o ignaro) mediante l’utilizzo della psicologia di massa e della sociologia. La maggior parte delle notizie e il modo di presentarle è pura spazzatura, spesso proposta dietro compenso o su impulso di sponsor interessati. Intendo spazzatura intellettuale e, ancora peggio, deleteria diseducazione della gente che, invece di essere indirizzata alla concretezza e ad atteggiamenti positivi, viene narcotizzata e indotta a sprecare tempo e vita.

Fa meraviglia che persone laureate con alti voti e lodi dalle Università di tutto il mondo, cattedratici ed esperti non abbiano compreso un principio basilare e  intuitivo della convivenza umana; o peggio, prostituendosi per denaro, lo ignorino volutamente: “Nell’educazione non c’è nulla di neutro; o si educa oppure si diseduca”.  

Anno 2023 dopo Cristo della Storia umana.

1)    L’evoluzione della tecnologia è così imponente che sta facendo passare in secondo piano ciò che l’umanità ha imparato nei secoli trascorsi.

2)   Per questo motivo sono presenti incongruenze e incoerenze colossali.

3)   Tutte le forme di Stato e di Governo sperimentate nel tempo si sono dimostrate imperfette e facilmente aggirabili; e si è resa vana la loro efficacia teorica.

4)  Sono stati accantonati alcuni principi fondamentali della convivenza umana come: a) l’assunzione della responsabilità delle proprie azioni; b) la correlazione tra  violenze e danni provocati e le pene previste c) l’esasperata corsa alle posizioni di potere, non per svolgere i compiti correlati, ma per godere esclusivamente dei benefici che ne derivano; d) l’assenza di controlli (non c’è attività umana che non li preveda; ma la funzione risulta narcotizzata e i lauti compensi dei controllori, anziché garantire la loro incorruttibilità, sono di fatto finalizzati a limitarne la diligenza).

5)   Approfittando del mancato adeguamento delle norme nazionali e internazionali sono stati creati e tollerati pericolosi ambiti di illegalità non perseguiti: a) è possibile formare consistenti eserciti privati, che creano danni peggiori della delinquenza organizzata; b) vi sono Paesi, anche fra quelli ritenuti civili, in cui è ancora lecito ciò che nella maggior parte degli altri è illegale (cosiddetti paradisi fiscali o Paesi offshore); c) ci sono enti e privati a cui è stato permesso di raggiungere livelli di capitalizzazione e ramificazioni tali da condizionare e contrastare persino l’azione dei singoli Stati e degli Organismi internazionali; mentre si tende a restringere eccessivamente l’autonomia dei singoli cittadini. Ci si accanisce sui dettagli minimi e si trascurano i problemi macroscopici.

6)  Sia nell’attività privata sia in quella pubblica si è determinata un’inefficiente e diffusa attribuzione dei ruoli di responsabilità a persone prive di scrupoli e di senso etico, che favoriscono gli interessi particolari rispetto a quelli generali; o che sovente sono in palese conflitto di interessi.

Tutte queste connotazioni esplicano i loro effetti  congiuntamente, senza che se ne prenda atto e ci si adoperi per mitigarle: la tecnologia avanza, mentre la qualità della vita sociale regredisce.

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A questo punto della Storia non è fuori luogo affermare, senza ritegno alcuno, che l’unico modo per raggiungere un livello sociale soddisfacente è l’adesione, in Spirito e Verità, al Vangelo di Gesù di Nazareth.

 

Pianeta Terra 17 giugno 2023

Nell’umanità c’è un cancro colossale, ben superiore alla malattia che ha mietuto e continua a mietere milioni di vittime. Per quest’ultima, che nel nostro Paese potrebbe anche essere legata, direttamente o indirettamente, all’enorme numero di bombe sganciate durante la Seconda Guerra mondiale, la medicina ha fatto passi da gigante nell’individuare nuove e affidabili terapie.

Per l’altro, invece, causato dalla presunzione che si abbia una conoscenza completa in alcuni settori scientifici (astronomia, meteorologia, economia, ecc.), non s’intravvedono soluzioni. Al contrario, gli stratosferici interessi economici che condizionano i soggetti che operano in questi settori, evidenziati dai lauti compensi e, anomalamente, dalla mancanza di responsabilità e penalizzazioni nei casi di conclusioni errate, produce decisioni presentate come ineludibili, ma che tali non sono.

Presunzione a cui si aggiunge l’utopia di poter perseguire il progresso umano senza prima orientare al progresso l’umanità nel suo complesso.

Chi sono io per poter fare tali affermazioni? Si tratta di frasi prive di fondamento?

Quanto ai titoli, non sono laureato e ho sostenuto solo quattordici esami universitari. Dal punto di vista del lavoro, però, ho prestato servizio fino al 2008 in un Ente primario del panorama italiano, la Banca d’Italia, avendo affrontato problematiche delicate in diversi settori, previo adeguato approfondimento. Ho poi avuto la responsabilità di quattordici ispezioni in banche, distribuite fra sud e nord d’Italia, dovendo ulteriormente affinare capacità di analisi, obiettività e indipendenza di giudizio. Una dote, poi, documentalmente comprovabile, è che non sono legato ad alcuna corrente politica o di pensiero, né ho interessi economici personali o di terzi da tutelare. Un’ulteriore connotazione è che per la mia attività lavorativa, interna e esterna alla Banca d’Italia, non ho mai ricevuto alcun appunto o rilievo da parte di chicchessia.

Circa il dimostrare che si tratta sovente di affermazioni prive di fondamento, non posso altro che sottopormi al vaglio degli esperti “indipendenti” e citare qualche esempio.

Parto dal costatare che le scienze esatte si possono contare sulle dita di una mano e appartengono a due categorie. La prima, quella costituita da linguaggi di cui si sono predefinite le regole, quali la matematica; in questo caso l’esattezza deriva dalla pedissequa corrispondenza alle regole predefinite (banalmente, 2+3 corrisponde sempre a 5). Una seconda categoria, in cui i risultati devono coincidere precisamente con le teorie definite.  

 Fuori da queste due ipotesi ci sono molte discipline che non sono esatte, pur dovendosi riconoscere sia l’evoluzione degli strumenti a supporto sia, all’opposto, gli enormi interessi economici che condizionano la formazione di corrette conclusioni. Fra queste vi sono la Medicina, l’Economia, l’Astronomia, la Meteorologia, il Diritto, la Politica, l’Informazione, ecc.

Un caso a sé è l’informatica, che costituisce un altro filone: quello delle discipline teoricamente esatte ma che sono soggette a errori per imprecisioni nella programmazione o perché si prestano a volute o ignare manipolazioni.

Come esempi cito, innanzitutto, il calcolo dell’inflazione, tenendo presente che la Banca Centrale Europea ha di recente aumentato più volte il tasso di riferimento per contenerne il livello.

A parte le considerazioni generali sulle cause che hanno influito sull’aumento dell’inflazione (vi sono anche la lievitazione dei costi delle materie prime seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e quelle militari per sostenere la stessa Ucraina), non si tiene però conto del fatto che il calcolo dell’inflazione è inadeguato sotto diversi aspetti. Innanzitutto esso si basa su un numero di prodotti e servizi (paniere) modificato nel tempo e influenzato da diversi fattori, facilmente soggetti a manipolazioni. Inoltre, le spese effettuate in un Paese, anche se esistesse lo stesso calcolo per tutti le Nazioni, non esprime un dato attendibile a causa delle diverse regionalità (tradizioni, cultura, propensione ai cambiamenti, stili di vita, ecc.). Il dato di fatto è che l’inflazione, fra gli altri, favorisce gli istituti finanziari e le posizioni dominanti e penalizza i privati cittadini e gli Stati più indebitati.  

Un altro esempio è quello della teoria sui cambiamenti climatici. Fermo restando il doveroso impegno mondiale a ridurre il livello insostenibile dell’inquinamento, immediatamente percepibile, si è calcolato l’influsso del sole e dell’intero Universo sui cambiamenti climatici verificatisi e su quelli futuri? Ovviamente no: anche questo settore è connotato da interessi economici incalcolabili.

Chiudo riportando un altro dato di fatto. Negli ultimi sessant’anni è aumentata esponenzialmente in tutto il mondo la violenza nei confronti dei singoli, delle diverse etnie e dei popoli, senza nemmeno preservare i soggetti deboli.

Nel contempo è aumentata esponenzialmente l’attenzione verso gli animali, domestici e selvatici, fino ad arrivare a posporre gli esseri umani agli animali e ad attribuire ad essi un ruolo eccessivamente intimo: essi spesso dormono con i loro padroni, che sono diventati papà e mamma!

 Per questi fenomeni, che condizionano pesantemente i diritti universalmente riconosciuti alla persona, c’è qualche Movimento che si è attivato o che abbia ottenuto  risultati apprezzabili? Teniamo anche conto che la costituzione come Fondazione o “Onlus” non costituisce di per sé una garanzia: … “L’abito non fa il monaco”. Per inciso, senza controlli, e di verifiche sui controllori, non v’è garanzia di nulla.

Il problema centrale è che, nel perseguire ipocritamente un mondo migliore, si sono dimenticati i principi alla base della convivenza umana, senza i quali si registrerà, come sta avvenendo, un imbarbarimento che blocca qualsiasi spinta al progresso.

I principi, storicamente validati, per un progresso vero e stabile sono: rispetto dell’altro essere vivente e della natura; onestà; correttezza; impegno proficuo nel collaborare a una società e a un mondo migliore; equità; giustizia; verità; compartecipazione ai bisogni e alle necessità delle persone e dei popoli indigenti, ecc.

   

Pianeta Terra 16 giugno 2023

Vivere e assumere decisioni senza indagare storia e passato dell’umanità è puerile e sconsiderato.

Infatti, se l’oggi è pregno del presente e del futuro, e della naturale tendenza a progredire, non si può sottovalutare il fatto che questa è la medesima situazione in cui si sono trovati a vivere tutti gli esseri umani che ci hanno preceduti.

I loro successi, i loro errori e le loro stesse vite possono insegnare molto sia alle presenti generazioni sia a quelle future.

Pianeta Terra 29 marzo 2023

La qualità di una Repubblica democratica non si giudica dai suoi principi Costituzionali, ma dalla reale applicazione degli stessi; e, soprattutto, dalla differenza fra gli appannaggi di chi ricopre cariche pubbliche e posizioni di potere e l’ultimo cittadino! 

Pianeta Terra 13 marzo 2023

NON TUTTE LE PAROLE DETTE E CANTATE SONO VERITA’ E RESISTONO AL DECORRERE DEL TEMPO.

SOLO IN QUELLE CHE SI SONO PEPETUATE NEL CORSO DELLA STORIA UMANA, E SI PERPETUERANNO ANCORA, SI PUO’ CERCARE IL SENSO DELLA VITA.

Pianeta Terra 27 febbraio 2023

Nel futuro di questo Mondo s’intravedono nuove e importanti scoperte, sempre più tecnologia e epocali cambiamenti sociali, politici, economici e di costume; insieme ai disastrosi eventi naturali e agli eccidi provocati dalla cattiveria umana, come è avvenuto anche in passato.

Tuttavia, poco cambierà in ciò che veramente può rendere felice l’essere umano; e se se ne vuole la prova, non bisogna guardare al futuro, ma rileggere il passato, individuale e collettivo.  

Pianeta Terra 27 febbraio 2023

Francesco di Assisi: “Tanto è il bene che mi aspetto (da Dio dopo la morte), che ogni pena (su questa Terra) mi è diletto!

Pianeta Terra 5 febbraio 2023

La via per la felicità.

La via per la felicità, quella vera, è un’acquisizione della vita vissuta nel corso dei millenni da miliardi di esseri umani. Non si tratta di figure irreali, come spesso le percepiamo, ma di persone in tutto simili a noi. Anzi, molto spesso più intelligenti e sensibili di noi. 

Invece, quella che viene proposta nell’epoca in cui viviamo da un gran numero di manigoldi, tramite film, video, canzoni, telefonini, libri e qualsiasi altra manifestazione umana è una strada che provoca la perdita della propria identità e della propria personalità e, inevitabilmente, conduce alla rovina della propria vita, a un mondo angusto, delimitato da mura insormontabili da cui è pressoché impossibile evadere. È facile riconoscere questa sporca è infamante attività: dietro c’è sempre gente senza scrupoli che mira ad arricchirsi facilmente, a raggiungere il potere e il successo.

Circa quattromila anni fa, dopo che in un lentissimo processo l’essere umano da una vita animale è giunto alle soglie della civiltà, è scoccata la prima scintilla: un uomo, Abramo, riconosciuto da tutti i popoli delle terre allora conosciute, ebbe un primo flebile incontro con un Essere superiore, il quale gli mostrò nuove straordinarie prospettive.

Circa mille anni dopo, un ebreo, Mosè, ebbe degli incontri più tangibili con questo Essere, che liberò in maniera prodigiosa gli Ebrei dalla schiavitù degli Egizi e li indirizzò verso la Terra Promessa. Nel corso di questo percorso, durato quarant’anni, Mosè ricevette da questo Essere le tavole della Legge, conosciute come i dieci comandamenti. Erano i precetti base che avrebbero permesso la sopravvivenza del popolo ebreo e la convivenza pacifica degli esseri umani. In sintesi essi richiedevano l’assoluta dedizione a Dio e proibivano la falsità e i comportamenti violenti e lesivi nei confronti degli altri.

Dopo altri mille anni circa, comparve un profeta, preannunciato nel Libro sacro degli ebrei come loro salvatore, Gesù.

 Quest’uomo nacque in un luogo pressoché sconosciuto, Nazareth, e in una famiglia assolutamente umile; ebbe un’esistenza fuori dal comune e unica in tutto il corso della storia umana. Egli dimostrò di non essere venuto a salvare il suo popolo dalla dominazione dei romani ma, piuttosto, a liberare l’animo di tutti gli esseri umani dall’infelicità. Egli, concepito in circostanze extra terrene, una volta compresa appieno la missione per cui era nato, si manifestò in tutta la sua potenza come emissario diretto e figlio stesso dell’Essere Superiore che si era rivelato ad Abramo e Mosè.

Gesù visse in maniera ineccepibile sotto tutti i punti di vista e proclamò senza paura dei principi di giustizia e delle verità strabilianti; tali sia per i tempi in cui visse che in quelli attuali. Egli compì azioni sovrumane e annunciò, a nome di Suo Padre, Dio, il perdono dei peccati e la risurrezione dei morti. Riportò in vita diverse persone e il suo amico, Lazzaro, che era sepolto da tre giorni e  già emanava cattivo odore, che comunque morirono diversi anni dopo. I suoi connazionali lo rifiutarono perché non potevano sopportare la sua superiorità, e lo fecero condannare a morte nonostante non avesse fatto del male ad alcuno, né avesse colpa alcuna.

Tuttavia, la sua morte, per Dio che lo aveva inviato, aveva un senso. Egli doveva dimostrare che c’è una risurrezione non temporanea, che avrebbe proiettato l’esistenza degli esseri umani oltre la vita, e fuori da ogni limite corporale, in primis quello della morte. Per questo, Gesù, dopo essere morto in croce e perdonando chi lo uccideva, il terzo giorno risorse a vita nuova. Successivamente per quaranta giorni apparve ai suoi apostoli, a sua madre e ai suoi discepoli, prima di ascendere definitivamente al cielo.

Definitivamente, fino a quando egli non sarebbe tornato per giudicare tutti gli esseri umani sulla base del rispetto che avrebbero avuto per i loro simili.

È Gesù che ha aperto la via alla felicità vera, affermando: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”.     

Premesso, dunque, che l’esistenza di Gesù non può più essere messa in discussione, e che tutti i tentativi di negarla non fanno altro che confermarla ulteriormente, richiamo una sua affermazione, di straordinaria attualità: “Sia il tuo linguaggio sì, sì e no, no; il resto viene dal demonio”.

Il modo di esprimersi di Gesù era tale da non lasciar dubbi su quello che voleva esternare: la verità non ha bisogno di troppe parole per essere proclamata; proprio all’opposto della falsità.

Poco prima di morire Gesù lasciò ai suoi Apostoli un unico comandamento, che riassumeva sia i dieci della legge Mosaica sia gli innumerevoli precetti aggiunti dalla tradizione ebraica: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”.

Considerato l’amore sconfinato che Gesù ha dimostrato con la sua morte in croce, si tratta di un ideale irraggiungibile per la totalità degli esseri umani. Secondo la mia opinione, chi è riuscito o riuscisse a esprimere anche solo una parte di tale amore nei confronti degli altri, credente o non credente in Dio, lo ha fatto e lo farà solo perché sospinto da quello Spirito che Gesù promise all’umanità dopo la sua morte. L’appartenenza a Dio, che talvolta caratterizza anche chi non ne è consapevole, è riservata a tutti gli esseri umani che incarnano il Suo Amore.

E, dunque, ciò premesso, come si può ricapitolare l’insegnamento di Gesù per giungere alla felicità definitiva?

Innanzitutto non si deve limitare l’esercizio della propria intelligenza e della propria buona fede per indagare, anche se si avesse una cattiva opinione delle chiese cristiane e di alcuni dei suoi rappresentanti, il mistero della morte e la rivelazione di Gesù: “Dopo la morte l’essere umano non ha concluso la sua esistenza, perché Dio gli ha concesso l’Eternità”. Non si tratta di credere ciecamente, ma di lasciare aperto uno spiraglio, cercando di approfondirlo astraendosi dalle realtà mondane.

In secondo luogo bisogna riflettere sul “Rispetto”. Il rispetto di sé stessi, per imparare ad esprimere le potenzialità fisiche e intellettuali proprie, senza tuttavia limitare quelle degli altri, e per contribuire al progresso delle singole persone e dell’intera società umana. Subito dopo c’è l’attenzione verso l’altra persona, non per la sua specifica condizione, ma per il solo fatto che è stata chiamata alla vita. Ciò secondo un ordine preciso: a cominciare da quelli a sé più vicini, o per vincoli di appartenenza o perché casualmente s’incontrano nella vita; al fine di costruire un mondo vivibile per tutti. 

Il rispetto, poi, si estende a tutto quanto ci circonda, secondo delle ovvie  priorità: la persona, la natura e gli esseri che la abitano e la costituiscono,  l’Universo intero.

Facendo un confronto con gli antichi dieci comandamenti, assurdamente, non ci sono divieti; non è un’omissione, è proprio così!

Gesù stesso richiamò il fondamento della Legge in due soli comandamenti, ricevendo l’apprezzamento degli stessi studiosi ebrei che lo interrogarono: “Amare Dio con tutto il proprio cuore; amare il prossimo come sé stessi”. Se si ama Dio, lo si cerca. Se si ama la gente, non si usa violenza, non la s’imbroglia, non la s’inganna, non la si limita nelle sue più elevate espressioni, non la si deruba degli affetti e di quanto gli appartiene; e anche nell’espressione della sessualità si ricerca, nella libertà, la completa soddisfazione fisica e affettiva della coppia, non disdegnando la procreazione e il costituire una famiglia davanti a Dio. È sotto questo aspetto che la famiglia è considerata il nucleo della società, che in tal modo rappresenterebbe l’elevazione all’ennesima potenza dell’amore che deve essere presente in una famiglia degna di questo nome.

Riepilogato sinteticamente l’insegnamento di Gesù, quali comportamenti sono moralmente errati; e quindi impediscono di essere liberi e felici? Bisogna innanzitutto fare alcune premesse.

Innanzitutto, l’errore morale è correlato allo stato in cui la persona si trova ad essere nel momento in cui lo compie: cultura e educazione; ruolo rivestito; capacità di autocontrollo e altre condizioni personali. Si tratta di elementi non sempre noti agli altri, il cui giudizio ultimo ricade sulla stessa persona, se è capace di esprimere una retta coscienza; giudizio che, infine, è prerogativa unica di Dio stesso.

1)   Fondamentale è la volontà, perché in mancanza di essa non sussiste alcuna colpa. Ciò non significa, però, essere esenti dalle sanzioni previste dalla legge del luogo in cui si vive.

2)  In base alle qualità personali e agli effetti del proprio comportamento errato, c’è poi un grado di gravità della colpa. Se non si è del tutto lucidi e consapevoli c’è un’attenuazione della gravità, salvo che la mancanza di lucidità non sia stata causata da eccessi (alcol, droga, ecc.). Se invece si è consapevoli, entrano in gioco, progressivamente: il danno reso a sé stesso; o a una persona; o a più persone; e/o la diffusione minore o maggiore degli effetti negativi dei comportamenti. Non c’è dubbio, infatti, che rendersi responsabili di comportamenti disonesti o diseducativi, quando si rivestono ruoli pubblici o di prestigio, o comunque essendo in vista, sia più deleterio di un esempio negativo limitato a un ambito ristretto. Questa circostanza è poco conosciuta ed evidenziata perché comporta che si è molto meno colpevoli del danno arrecato a una persona rispetto a quello provocato alle masse; come quello provocato da coloro che per interesse tendono a condizionare negativamente i comportamenti, proponendo e diffondendo modelli insulsi.

3)  A parità di condizioni, poi, la gravità è maggiore quando alla base del comportamento errato ci siano falsità, sete di potere o l’esclusivo interesse economico. Infatti, tali attribuiti rappresentano  l’opposto dell’insegnamento di Gesù.

Per ultimo, un accenno sia al demonio sia al perdono dei peccati.

Quanto al demonio, non c’è dubbio della sua esistenza, richiamata più volte nei Vangeli (che narrano della vita di Gesù) e dalle parole di Gesù, che lo definì: “Principe di questo mondo”.

Un essere che, cioè, nell’ambito terreno è in grado di indirizzare il comportamento delle persone verso l’egoismo sfrenato piuttosto che verso la giustizia e il  rispetto degli altri. È tuttavia principe e non re, tant’è che Gesù nella preghiera che lasciò ai suoi discepoli, il “Padre Nostro”, conclude: “non abbandonarci alla tentazione” e “liberaci dal maligno”. La traduzione attuale,  “liberaci dal male” anziché “dal maligno”, che è un altro modo di chiamare il demonio non sembra del tutto corretta.

Quanto al perdono dei peccati, insieme alla Risurrezione, costituisce il nucleo dell’annuncio di Gesù. Una volta che alcune persone scoperchiarono addirittura un tetto per mettergli davanti un paralitico steso su una barella, vedendolo esclamò: “Ti sono rimessi i tuoi peccati”. La gente intorno probabilmente si divise fra quelli che lo presero per un eretico secondo la legge ebraica, o uno che non aveva capito; tuttavia Gesù, per dimostrare che era venuto a portare al mondo il perdono dei peccati, continuò comandando al paralitico, che gli obbedì : “Alzati, prendi il lettuccio e va a casa tua”.

Prima di ascendere al cielo, Gesù poi incaricò i suoi Apostoli di continuare a rappresentarlo nel rimettere i peccati. Potere, che gli Apostoli estesero ai loro successori. oggi rappresentati principalmente ma non esclusivamente dalla Chiesa cattolica.

La storia ultramillenaria ha però dimostrato che non sempre le Chiese cristiane, costituite dall’insieme dei loro Papi, Vescovi, Sacerdoti, ecc. e dai loro fedeli, sono state sempre coerenti con il messaggio di Gesù. Ne deriva che tempo per tempo, con un atteggiamento attento, bisogna saper individuare quando e dove i suoi “rappresentanti” esprimono effettivamente la dottrina di Gesù.

Nessuno al mondo è esente dall’influsso del diavolo, nemmeno le Chiese cristiane; all’opposto, però, tutti e, soprattutto le Chiese, possono giovarsi della Grazia dello Spirito Santo, salvifica e liberatrice dal demonio.

Per concludere, nella vita ci sono due alternative.

1)    Quella che offre il mondo sotto l’influsso del diavolo e che conduce con precisione matematica all’autodistruzione, tramite: a) l’ottenebrazione della mente, al fine di tacitare qualsiasi impedimento a offendere o agire; b) il soggiogare le persone per sfruttarle a proprio piacimento, soddisfacendo le proprie necessità psichiche, fisiche e bestiali; c) il delirio di onnipotenza, per cui ci si convince di essere superiori agli altri e di poter ottenere ogni cosa, non importa come; d) l’esercizio del potere politico, economico e finanziario, con diritto di vita e di morte sugli altri; e) il successo ottenuto non importa come, che procura un consenso molto più ampio di quanto non riservi l’onestà; f) lo sfidare la morte, perché si è convinti che tutto finisca con essa.

2)   La felicità offerta da Gesù, quella dell’Amore, della Pace, della concordia, del sentirsi liberi da ogni vincolo opprimente, quella data dalla promessa che un giorno lo rivedremo nel Suo Regno eterno. Quella felicità che non è intaccata dalle nostre umane debolezze e dai nostri tradimenti, perché Egli ci accoglie sempre nella Sua immensa Misericordia; se pentiti, chiediamo perdono . La felicità, infine, di essere sorretti in ogni circostanza della vita: “Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi. Perché il mio gioco è soave e il mio peso leggero”; e che travalica il limite della morte.

 

Pianeta Terra, primo giorno dell’anno 2023

Oggi è un giorno come tutti gli altri della storia umana: si nasce, si muore, si vive.

Nonostante ciò, io mi auguro e vi auguro …lo stupore!

Lo stupore di iniziare da questo momento in avanti una nuova esistenza: se non è possibile cambiare il mondo, possiamo però cambiare il nostro approccio alla vita. Come?

Con le benedizioni della Santa Messa di oggi, che riporterò alla fine, in cui si celebra Maria Santissima Madre di Dio, condividendo con voi un’intuizione ora sovvenutami sulla verginità della Madonna: l’Umanità non può generare altro che umanità, e tutto ciò che gli appartiene, morte compresa. Solo una nuova, unica, non umana concezione poteva generare la figura stratosferica di Gesù di Nazareth, il suo annuncio e la sua esperienza, umana e divina!

A senso, riporto dal Libro dei Numeri: “Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere su te e per te il Suo volto, concedendoti la Sua Grazia e la Sua Pace”.

E, ancora, dalla lettera di San Paolo ai Galati: “Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò Suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge (nella condizione caduca di essere umano), per riscattare quelli che erano sotto la legge,  attribuendoci l’adozione a figli. E che noi siamo figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del Suo Figlio, il quale grida in noi: “Papà, salvami”. Quindi non sei più schiavo (un nulla), ma figlio e, se sei figlio, sei anche erede per grazia di Dio (fai parte degli invitati all’eterna Felicità)”.

      

Pianeta Terra, 11 dicembre 2022

Quando ho qualche dubbio sull’esatto significat0 di qualche vocabolo consulto il vocabolario Treccani on line. Questa volta ho cercato “Modernismo”, trovando la seguente definizione: “Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il modernismo dà impulso al progresso”. Non sono d’accordo quanto al collegamento con il progresso.

Infatti il progresso non deriva dall’adottare idee nuove, azione più vicina all’assuefarsi alle mode; ma a una sapiente valutazione delle conoscenze passate e recenti per giungere ad una sintesi, adeguata a fronteggiare le sfide future.

Molti dei danni attuali, infatti, sono da attribuire all’aver rapidamente soppiantato culture e abitudini consolidate senza porsi il problema di indirizzare le masse verso la ricerca della civiltà. La causa è semplice da individuare, quanto è complesso il poterla estirpare: la tendenza al rinnovamento e alle riforme non è stata promossa da ideali, ma da logiche consumistiche e commerciali.

 

Pianeta Terra 11 dicembre 2022

La persona intelligente non è quella che crede di sapere tutto, ma quella che cerca di apprendere continuamente come vivere al meglio il tempo che le è concesso.

 

Pianeta Terra, 10 dicembre 2022

Mentre mi recavo in farmacia, una tipa baldanzosa mi fa: “Hei nonno, perché porti la mascherina, e la cuffia in testa?”

“Per lo stesso motivo per cui tu hai i tatuaggi, il piercing e vuoi far capire che ti piacciono le donne; ma il riferimento vale anche per gli uomini!”

Dopo un breve sguardo torvo ci siamo salutati con un sorriso. Dobbiamo aver riflettuto che, giusti o sbagliati, siamo solo esseri umani!

 

Pianeta Terra, 2 dicembre 2022

Manager, chi è costui?

I Dizionari sono da revisionare, ma non nel senso di aggiungere nuovi vocaboli, come sta avvenendo. Essi dovrebbero piuttosto rivedere le definizioni, affrontando una fondamentale questione di metodo: indicare il significato teorico di un vocabolo o quanto esso rappresenta in concreto?

Un caso emblematico è quello del “mànager” che viene definito come un generico amministratore di affari, a diversi livelli, senza cogliere l’essenza reale del ruolo.

Consentendomi una divagazione sul tema, voglio sottolineare una macroscopica incongruenza, che vale sia per gli amministratori sia per i manager: essi gestiscono o dirigono società e affari senza assumere alcuna responsabilità professionale e patrimoniale sul loro buon andamento, salvo la generica illegalità.

A differenza dei dipendenti, per i dirigenti è previsto il licenziamento anche senza causa, ma  raramente sono venuto a conoscenza di casi in cui l’interessato sia stato realmente penalizzato.

 Nelle società per azioni, gli azionisti rischiano il loro denaro, spesso inconsapevolmente, in quanto possono solo nominare amministratori e sindaci, senza poter intervenire concretamente sulla gestione. Ma, in caso di gestione inadeguata, chi paga immediatamente non sono gli amministratori o i sindaci, ma i soci. Infatti, per ovviare a tale discrepanza la legislazione originaria prevedeva, in particolare a carico degli amministratori, una congrua cauzione in denaro o in titoli, poi diventata irrisoria rispetto al valore degli affari e, dunque, abbandonata.

Un’altra considerazione è che il popolo, quando è libero da preconcetti, riesce spesso a individuare immediatamente l’uso appropriato dei vocaboli, indipendentemente dalle definizioni ufficiali. A parte la simpatica correlazione fra il termine inglese manager e quello maccheronico italiano, che potrebbe essere resa con: “uno che maneggia …affari”, circa quarant’anni or sono, in una trasmissione televisiva che fra l’altro riprendeva una festa rionale a Napoli, un arguto giornalista, dopo aveva rivolto senza esito una domanda a un’appariscente donna dai dubbi costumi,  si rivolse a un signore che la tallonava assiduamente: “Scusi, ma lei chi è”. Immediata quanto precisa fu la risposta del popolano: “il menagèr”.

Ora la questione è più grave di quello che si possa pensare, perché l’introduzione e la diffusione del Manager risponde ad una precisa esigenza: avere qualcuno che badi soltanto ai risultati economici, senza remore di alcun tipo, né umane né morali, ma con attenzione solo verso la regolamentazione che non si può  aggirare. Senonché, spesso il risultato di un affare non si può giudicare nell’immediato, ma a distanza di tempo. Con l’aggravante, già evidenziato, che il Manager non risponde di nulla, salvo che venga citato in Tribunale o denunciato ai competenti Organi giudiziari. 

A questo punto più di qualcuno potrebbe abbandonare questa lettura pensando che stia ascoltando un negazionista, termine oggi molto di moda.

Non è così. Pur non avendo completato all’epoca gli studi universitari, ho solide conoscenze teorico/pratiche di Organizzazione e di Diritto. Da più di un decennio in pensione, sono stato un Funzionario di un’importante Ente Nazionale e ho avuto la responsabilità di diverse ispezioni presso enti finanziari, di cui ho dovuto giudicare il complesso, rendendone conto; senza ricevere osservazioni da parte di alcuno, Magistratura compresa.

Il problema è culturale e di cruciale importanza; per evidenziarlo sollevo solo qualche dubbio: veramente si crede che nei gravissimi fatti e nei fallimenti accaduti negli ultimi tempi non vi siano responsabilità dei manager? E davvero si crede che chi era deputato a segnalare la presenza di “qualche” problema non l’abbia fatto? Cito solo pochi casi, emblematici di uno scorretto, quanto purtroppo diffuso, stile direzionale: il crollo del Ponte Morandi; l’arenamento della Costa Concordia; le vicende dell’Alitalia e le diverse crisi finanziarie che hanno interessato enti bancari o grandi società.

Quando ero ancora in servizio si discuteva di un’avveduta modifica normativa che avrebbe voluto legare almeno una parte dei compensi dei  manager di un certo settore non solo all’ultimo bilancio approvato, ma anche ai bilanci successivi alla loro cessazione. Ciò per scoraggiare manipolazioni dei bilanci. Non mi risulta che la proposta sia stata presa in considerazione.

Quanto alle società, specie di enormi dimensioni, si aprirebbe un altro fronte sulla reale attendibilità dei loro bilanci. Il passaggio dai nostri principi contabili nazionali, seppur da rivedere e armonizzare, a quelli internazionali, ha creato, a mio avviso, ulteriori incertezze nella determinazione di alcune poste di bilancio e il venir meno dei Fondi di Riserva, che nel tempo avevano consentito la sopravvivenza di molte società. Ma, a parte questa considerazione, non di rado è praticamente impossibile fare una corretta analisi dei bilanci.

Per comprendere la portata del fenomeno cito solo due circostanze: 1) quando tutta la contabilità era tenuta manualmente, l’approvazione dei bilanci poteva avvenire entro il 30 aprile, dopo la fine dell’esercizio annuale; attualmente, nonostante l’avvento dell’elaborazione elettronica dei dati, che dovrebbe consentirebbe l’approvazione dei bilanci già entro il mese di gennaio, continua a vigere la vecchia norma, quando non addirittura derogabile; 2)  se un Gruppo societario, come avviene, gestisce un numero considerevole di società sparse in tutto il globo, come può essere compiuta in tempi ragionevoli un’analisi individuale e complessiva dei dati contabili? Il previsto intervento delle società di revisione in molti casi di crisi non ha funzionato.

Nel mio primo anno di lavoro, mi trasferirono dalla Segreteria alla Contabilità, come sostituto del Capo Ufficio. Il regolamento aziendale dell’epoca recitava: “La Contabilità accerta, registra e riscontra tutti i fatti contabili”. Il che significava che noi potevamo, e soprattutto dovevamo bloccare tutte le operazioni che non fossero regolari sotto ogni aspetto. Ero ancora agli esordi quando mi venne sottoposta la richiesta di emissione di un assegno circolare di cospicuo importo a favore del Direttore della Filiale. L’assegno serviva a regolare l’acquisto di un immobile da parte della Filiale nel relativo atto notarile. Mi opposi garbatamente ma con fermezza, facendo presente che non era corretta l’emissione dell’assegno a favore del Direttore; l’assegno doveva essere emesso a nome del venditore dell’immobile con la clausola di non trasferibilità. Infatti se l’atto non fosse stato rogitato, l’assegno poteva essere facilmente annullato. Lascio immaginare il trambusto che ne seguì, fin quando la Direzione Centrale confermò che era corretta la mia impostazione. Se nel tempo il ruolo della contabilità avesse mantenuto la stessa impostazione, si sarebbero evitati molti dissesti societari successivi. Tra l’altro, attualmente, un atteggiamento contabile del tipo rappresentato sarebbe stato osteggiato e penalizzato. 

La chiusura del discorso dovrebbe essere molto complessa; invece è sconcertante nella sua semplice verità.

I consessi umani, tanto più quelli economici, non possono funzionare e prosperare senza l’individuazione di princìpi, prima che di innumerevoli cavilli legislativi; princìpi vissuti e non solo proclamati, che attengono e attingono a quelli individuati dagli antichi: rispetto della persona e dell’ambiente. E, aggiungo, rispetto dei ruoli.

Nessuna attività umana è legittima se produce il degrado della Terra e dei suoi abitanti, compreso quello degli stessi manager. Salvo che non si voglia sancire che la loro attività debba classificarsi come prostituzione: uomini e donne che vendono la loro dignità per denaro.

Un discorso a parte merita l’onestà. Molti, ipocritamente la invocano a piè sospinto, tenendosene fuori. Nel nostro Paese, e non solo, è quasi impossibile trovare quella assoluta, specie fin quando la legislazione continuerà a favorire corrotti, criminali e disonesti!

In assenza di principi morali, ed è questo il contesto attuale, la gente agisce secondo convenienza e se deve scegliere fra essere onesti al 100% e contemporaneamente perdere azienda e affetti familiari, perché la concorrenza opera scorrettamente, non c’è dubbio che seguirà i comportamenti generalizzati.

A mio avviso la scelta di adeguarsi all’andazzo è sanzionabile sul piano legale ma non su quello morale. Sul piano morale quelli che sono sanzionabili sono coloro che concorrono a determinare questa situazione con l’inefficienza burocratica, la loro disonestà intellettuale e con il groviglio, spesso voluto, delle leggi.

     

Pianeta Terra, 18 novembre 2022

Da anni, ormai, c’è un fenomeno mondiale che comporta notevoli implicazioni sociali, economiche, politiche, legali e morali: l’evoluzione dell’elaborazione dei dati e, in generale, del progresso scientifico.

Non oso criticare e ostacolare il progresso tecnico-scientifico, ma credo che si debbano analizzare e risolvere alcune problematiche fondamentali che vi sono connesse: a) sono in pochi a gestirli e spesso si tratta di enti con scopo di lucro; b) essi comportano rapide modifiche, di ampia portata, con forti condizionamenti; c) non di rado si tratta di servizi e prodotti così diffusi che, da una parte non vi si può rinunciare, dall’altra rende i fruitori schiavi delle scelte e delle modifiche attuate univocamente dai produttori; d) persino le singole Nazioni sono in una posizione subordinata; e) in particolare nel settore dell’elaborazione, l’evoluzione in corso prevede una velocità elaborativa tale da rendere pressoché impossibile controllarne i risultati.

Già nel 1970 mi ponevo questo problema: “È possibile che possano essere liberamente immessi sul mercato prodotti alimentari, industriali, cosmetici e persino medicali senza che se ne verifichi la non tossicità?”

È la stessa osservazione che oggi si può fare nei confronti dei fenomeni a cui si accennava. Ovviamente, trattandosi di problemi mondiali, dovrebbero essere costituiti Enti di indirizzo mondiali.

Senza che ce ne accorgessimo è venuto meno lo stesso fondamento dello Stato: nonostante il cittadino contribuisca alle spese statali per ricevere adeguata protezione, lo Stato non è in grado di offrirla per questioni di portata rilevante.

Le Costituzioni, i Trattati internazionali e le Leggi non sono adeguate alla situazione che nel tempo si è determinata. Ad esempio, nella Costituzione Italiana, tutti i doveri a cui è soggetto il singolo cittadino, spesso sono applicati in maniera invasiva; ma non sono analogamente estesi agli Enti e alle Società multinazionali. Per i Trattati internazionali, poi, si tratta di accordi disattesi, in gran parte superati e inefficaci. Basterebbe far riferimento ai conflitti presenti in ambito  mondiale, all’insieme disomogeneo delle Organizzazioni internazionali, al Diritto della Navigazione Internazionale, al Commercio, all’Economia, alla Finanza, che sono fuori controllo.

Di tutto questo c’è qualcuno che ne parla?

 

Pianeta Terra, 17 novembre 2022

A differenza di quanto si sta realizzando con singoli interventi, spesso legati ad interessi economici di parte, lo sviluppo del Pianeta Terra dipende da un’unica, fondamentale componente: l’Educazione. Educazione al rispetto della persona e dell’Universo; che si raggiunge con messaggi univoci di tutte le componenti sociali, diffusi già dalla prima infanzia.

Pianeta Terra, 17 novembre 2022

È diffusissimo oggi, a tutti i livelli comunicativi, un vero cancro sociale: indirizzare i comportamenti umani circuendo le persone con subdoli accorgimenti psico-sociologici, basati su principi notoriamente efficaci.

L’effetto principale di questo cancro è: annullare la personalità e l’individualità degli esseri umani!  

 

Pianeta Terra, 17 novembre 2022

Da quello che si osserva al giorno d’oggi, molti problemi sono causati da una cattiva organizzazione dei consessi umani. Probabilmente, perché molti non ne conoscono, o fanno finta di non conoscerne, i fondamenti, in virtù di supposte capacità personali; le quali, da sole, sono efficaci solo per un periodo limitato.

Innanzitutto una buona organizzazione deve consentire di raggiungere gli obiettivi per cui viene progettata; il progetto già inizialmente deve tener conto dell’elasticità necessaria per essere adeguata ai mutamenti, interni ed esterni, con una certa rapidità.

In secondo luogo, è indispensabile che vi siano dei ruoli differenti, storicamente individuati, con differenti responsabilità e compiti: l’assumere le decisioni strategiche; il dirigere la struttura per realizzarle; il verificare la correttezza dei comportamenti e i rischi potenziali futuri.

Inoltre, è fondamentale che la componente umana conosca gli obiettivi da perseguire e gli strumenti a disposizione per raggiungerli; per cui, pur svolgendo ruoli diversi, delle volte necessariamente in contrapposizione, non bisogna mai dimenticare che si opera per il medesimo obiettivo, che non deve mai essere perso di vista.

Ulteriori punti focali riguardano: la definizione di un positivo stile comportamentale; l’ottimale assegnazione delle persone ai diversi compiti; il premio ai comportamenti che favoriscono la realizzazione degli obiettivi da raggiungere.    

oooOooo

Dagli scritti giovanili

La differenza fra la canzone classica napoletana e il resto della musica moderna è: quest’ultima provoca emozioni; quella napoletana suscita sentimenti! 

                                                                         

Primo febbraio 1987

Dio mio, per formazione sarei portato a conoscerti secondo i ragionamenti umani, che utilizzo per comprendere i fenomeni e per darvi soluzione; ma ho capito che con Te non è così. Per questa via non ti avrei mai trovato!

Tu vivi dentro di noi, vivifichi la nostra caducità e in mezzo all’immane fetore dell’umanità ci mostri la bellezza dell’essere, del Tuo Essere immenso, a cui chiunque può attingere; purché animato dal desiderio di trovare Te!

oooOooo

Pianeta Terra 9 ottobre 2021

Ci sono tuttora dei crimini che minano alla base la convivenza mondiale:

a)   Razzismo

b)  Sfruttamento e Traffico di esseri umani

c)   Esistenza di eserciti di mercenari e non solo composti dai cittadini dei singoli Paesi

d)  Abrogazione, di fatto, del principio dell’assunzione delle responsabilità per le azioni compiute, che vale solo per i singoli e per modeste entità (per le posizioni più elevate, per quelle di potere e per quelle delle multinazionali il principio non viene applicato).

e)    

Pianeta Terra 29 settembre 2022

Se l’Ucraina, gli Stati Uniti, l’Europa e i Paesi allineati non proporranno alla Russia un’onorevole e rapida fine della Guerra, seppur senza concessioni territoriali, questo conflitto finirà molto male per tutti. Pesanti penalizzazioni devono essere riservate solo a Putin e a quella parte di Potere che lo ha sostenuto nella sua scellerata iniziativa. In caso contrario, la Russia dovrà tentare il tutto per tutto per salvarsi, con conseguenze catastrofiche.

 

Pianeta Terra 21 settembre 2022

In questo particolare momento storico vi sono delle anomalie che ostacolano la convivenza civile:

1)   non vi è, a livello globale, identità di vedute sul progresso futuro;

2)  non si compie una disamina a trecentosessanta gradi dei problemi; per cui è difficile riscontrare soluzioni adeguate. Vi è, inoltre, una diffusa, condizionante, parzialità;

3)  manca la valutazione periodica dei risultati, delle scelte politiche e delle previsioni;

4)  c’è un’eccessiva remunerazione del successo, del potere e della burocrazia di alto livello;

5)  sono premiati i comportamenti disallineati e disonesti rispetto a quelli diligenti. La funzione  giurisdizionale è inefficiente e non  coordinata con gli altri poteri dello Stato. C’è un eccesso di normative e di leggi, senza che in esse sia esplicitato lo scopo che vogliono perseguire;

6)  spesso l’organizzazione è diventata un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi (diffusa presenza di rigidità, diversità dei ruoli non realmente attuata, errata allocazione del personale, insussistenza di controlli effettivi);

7)   non viene incoraggiato il positivo senso critico di chi opera in posizioni subordinate, richiedendo, invece, la supina accondiscendenza;

8)  si sta provocando una massificazione culturale, specie tramite i contenuti delle fonti di intrattenimento, del web e della pubblicità, che condiziona eccessivamente le scelte personali e la formazione di opinioni proprie e indipendenti;

9)   manca il rispetto delle diversità; e il rispetto delle normalità da parte delle diversità.  

 

Pianeta Terra 9 settembre 2022

    L’esperienza che ho maturato in materia economica mi induceva a credere che l’attuale aumento dei tassi delle banche centrali fosse inopportuno. Ma, essendo un nessuno qualunque, cominciavo a pensare che forse mi sbagliavo.

   Fino a quando non ho sentito che un eminente economista statunitense, contro corrente, ha criticato la politica del rialzo dei tassi.

   Infatti, siamo in uno scenario diverso dai precedenti storici: le banche centrali sono di recente intervenute per contrastare con massicci finanziamenti i cittadini e le imprese, in difficoltà per degli eventi  eccezionali: pandemia, mutamenti climatici e conseguenze della Guerra Russo-Ucraina: l’inflazione è stata determinata soprattutto dai citati eventi eccezionali e non dalle consuete dinamiche dei mercati. Con l’aumento dei tassi non si fa altro che peggiorare una situazione già critica. 

Pianeta Terra 23 giugno 2022

Desidero essere un dis-influenzer.

Di pecore clonate, che hanno bisogno del cervello degli altri per illudersi di essersi realizzate, ce ne sono già troppe.

È anche per questo che siamo già nella Terza Guerra Mondiale in cui, oltre agli effetti negativi già avviati, anche la natura sembra essere disordinata e confusa. 

Castigo di Dio per la cattiveria umana? No!

Ma effetti della stupidità umana, che vorrebbe migliorare tutto ciò che osserva, fuorché sé stessa. È solo con la coerenza di ogni essere umano, a cominciare da me, che si fermano la stupidità e le guerre.

Dio è a un livello molto più elevato e ci attende nelle Sue braccia quando la coerenza viene sostituita dal Suo Amore. Amore che spinge alla rinunzia di sé stessi e che si può manifestare solo quando, richiedendoglielo, Egli lo effonde su chi lo domanda.

Fino al punto che io ho paura di chiederglielo!

 

Pianeta Terra 17 giugno 2022

Ho ben presente l’esortazione evangelica: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”. Tuttavia non posso esimermi dall’esprimere la mia amarezza nell’osservare la realtà odierna.

Nella convinzione, ed è ciò che mi dà conforto, che gli esseri umani sono stati redenti una volta per tutte, e potranno essere redenti solo da Gesù di Nazareth, dalla Sua Morte e Risurrezione e dalla Sua immensità: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati”.

La più atroce e demoniaca cattiveria non potrà annullare la Redenzione operata dal Cristo e l’esistenza del Suo Regno ultraterreno di Amore e Felicità eterni, soprattutto per i più derelitti e infelici di questo mondo.

Apprendere, però, che nel nostro civilissimo Paese, è stata ammazzata dalla madre una bambina, dopo che alla Scuola Materna le era corsa incontro felice di abbracciarla, è un chiaro segno del fallimento del sistema sociale, morale e educativo degli ultimi cinquant’anni.

Nel cosiddetto Terzo Mondo si continuano a perpetrare da tempo infami delitti contro l’infanzia a causa di guerre e violenze di ogni tipo; ma si tratta pur sempre di un “terzo mondo” a cui si attribuisce una presunta arretratezza civile.

Anche a livello globale è mancata l’educazione al rispetto dell’essere umano; che è stato posposto agli animali!

In Italia, l’antico insegnamento scolastico, e non solo religioso, della cosiddetta regola d’oro: “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”, è stato sostituito dal nulla assoluto; o, peggio, dal: “Realizzati; soddisfa te stesso, senza limiti e senza crearti problemi!”

Se a livello scientifico sono stati fatti enormi progressi, a livello sociale, politico e educativo siamo tornati indietro: accantonati gli ideali positivi scaturiti dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, abbiamo creato un Mostro; altro che una Paese civile basato su una delle più evolute Costituzioni Repubblicane!

È sufficiente prendere atto dell’esponenziale crescita del numero dei reati gravi commessi negli ultimi cinquant’anni.

L’Amministrazione della Giustizia non è lontana dal somigliare a una specie di delinquenza legalizzata; chi gestisce il potere non è più responsabile delle proprie scelte scellerate mentre, al contrario gode, a prescindere dalla sua azione, di esagerati privilegi; il nostro territorio non è più presidiato da controllori istituzionali, ma da incontrollate bande di scalmanati e violenti (e pensare che nella mia fanciullezza, quando giocavamo nelle piazze deserte perché non c’erano spazi attrezzati, i vigili urbani venivano persino a sequestrarci i palloni!); i cittadini onesti sono relegati nei loro spazi angusti, non potendo competere con gli spregiudicati e i delinquenti, favoriti da un sistema normativo deficitario nonché da avvocati e burocrati compiacenti e privi di lungimiranza.

Infine, dimenticando le atrocità del Secondo Conflitto Mondiale, si sono improvvidamente e ciecamente riaccese le scintille per il Terzo: a) ridefinizione dei confini nazionali (in un Mondo prossimo alla globalizzazione totale!); b) ricerca della supremazia politica, economica e militare; c) disprezzo della vita umana e degli inermi; d) fallimento del sistema per contrastare i crimini contro l’umanità: è incomprensibile il non intervenire in alcune aree depresse del mondo, come è tardivo intervenire dopo che i crimini siano stati già perpetrati! 

Pianeta Terra, PASQUA 2022.

In quest0 duemilaventidue, persino peggiore degli ultimi due anni, stiamo vivendo vicende molto drammatiche e si prospetta un futuro problematico.

Tuttavia, non bisogna dimenticare che l’essenza del Cristianesimo e dell’imminente Pasqua è precisamente questa:

 “La demoniaca violenza di ogni essere di questa Terra e l’impiego delle armi più distruttive possono dilaniare il nostro corpo e atterrirci; possono, infine, darci la morte, ma non cancelleranno la nostra Esistenza e la nostra Essenza. Il demonio non dominerà la storia e il Vincitore finale sarà, comunque, Gesù Cristo. In Lui tutte le vittime e i Suoi sinceri seguaci saranno definitivamente redenti e rigenerati a Vita Nuova, mentre Dio relegherà il Male e le Tenebre nel Nulla, laddove saranno tutti quelli che si sono illusi di poter soddisfare impunemente la loro insaziabile sete di malvagità”.

Buona Pasqua, umanità!

Pianeta Terra 22 marzo 2022

Avevo preannunciato sin dall'inizio che non ero assolutamente d'accordo nella strategia scelta per  contrastare la Russia. 

Sebbene essa sia stata unanimemente condivisa da molti Paesi, Responsabili di Governo e Politici, l'appiattimento su un'unica posizione non è quasi mai cosa buona. Una parte dei morti civili  è da attribuire anche a questa strategia.

Ora, stiamo attenti a non schierarci contro la Russia e il suo popolo, che sarebbe così costretto ad abbandonare le manifestazioni di dissenso.

Bisogna, invece, schierarsi contro la disumana politica distruttiva di Putin, dandogli un ultimato: "Entro 24 ore finiscano violenze e bombardamenti; altrimenti, fatta salva la Russia e i suoi interessi con la revoca progressiva delle sanzioni e con accordi equi sulle questioni territoriali, l'unico obiettivo dichiarato, oltre gli aiuti umanitari, sarà quello di perseguire la rimozione di Putin con ogni mezzo, persino con una cospicua taglia"

L'alternativa è la Terza Guerra Mondiale.

Già ora si prospetta un prezzo elevato da pagare. Figuriamoci in quel malaugurato caso!

 

Pianeta Terra 8 marz0 2022

Nel giorno in cui si celebrano, ipocritamente, le donne, io sono arciconvinto che, potendo, vorrei rinascere uomo: per apprezzare la cosa più bella del mondo, la donna! E non mi riferisco alla sfera sessuale.

Pianeta Terra 8 marzo 2022

Strazianti tempi di guerra! E prossime, negative conseguenze per tutti!

Io che non sono sicuro proprio di niente se non dell’esistenza di Dio, seppur scientificamente non comprovabile, vorrei chiedere ai Politici e governanti italiani e dell’UE, della Gran Bretagna, degli USA e degli altri Paesi ad essi allineati: “Siete proprio sicuri, alla luce di quanto sta soffrendo il popolo Ucraino e delle ripercussioni sull’economia mondiale, di aver preso le decisioni più appropriate?” Con la vostra pervicacia, sebbene molto meno cieca di Putin, state dimostrando di sì; mentre io non ne sono affatto sicuro.

Sin dall’inizio bisognava impostare un dialogo, che coinvolgeva la Cina e altre nazioni vicine alla Russia che, smussando le contrapposizioni, cercava di individuare un nuovo assetto politico-sociale del mondo: non basato sul superato concetto dei confini, ma sulla convivenza dei popoli, a partire da quelli che vivono sulle storiche linee di demarcazione territoriale!

È necessario che tutti facciano un passo indietro, riconoscendo i propri errori nel contrapporsi beceramente, e cerchino le soluzioni per una convivenza civile e solidale fra popoli!

Fra febbraio e marzo 2011 ridefinii un concetto già elaborato in precedenza: “Prima di avviare un’azione violenta, un atto di ostilità o una guerra, bisognerebbe riflettere molto bene sugli effetti negativi che esplicherà il conflitto.

È puerile, pericoloso e incosciente pensare solo ai potenziali vantaggi di una vittoria senza esaminare accuratamente le conseguenze negative e senza prevedere la possibilità di una drammatica sconfitta” (www.ominda.it  , selezionare poi “il pensiero del giorno” e andare a quanto riportato dopo il 23 febbraio 2011).

 

Post inseriti su Facebook dal 3 febbraio 2022 al primo marzo 2022

3 febbraio 2022

SIA BEN CHIARO: DA CITTADINO ITALIANO NON VOGLIO QUESTA GUERRA CON LA RUSSIA O CON CHI ALTRI. NÉ CONTRIBUIRO’ IN ALCUN MODO. ITALIANI, PRIMA CHE CI TROVIAMO INVISCHIATI, FACCIAMOCI SENTIRE!!!!!

ANCHE NELLE GUERRE PASSATE NON FURONO I POPOLI A VOLERE LE GUERRE, MA I DESPOTI, I GOVERNI E I GENERALI: GENTE CHE LE GUERRE NON LE FANNO, MA LE MANDANO A FARE, CONTINUANDO A FARE LA BELLA VITA. 

 

16 febbraio 2022

Finalmente, come da notizie di stampa, l’INPS ha pubblicato il risparmio nella spesa pensionistica per i prossimi 5 anni a causa degli anziani morti in questi due anni: circa 1,1 miliardi di euro!

Smettiamola di prendere per i fondelli i cittadini.

Siamo cittadini e non sudditi e siamo meno fessi e corrotti di voi che lassù vi rimpinguate di emolumenti stratosferici.

24 febbraio 2022

FOLLIA COLLETTIVA!

Mentre in tempo di pace non ci si mette d’accordo su nulla, per la guerra sono stati tutti d’accordo: comunisti, nazisti, fascisti, ecc; e ora anche repubblicani!

State attenti, non si fanno le guerre per un principio, ma per vincerle!

Prima di procedere oltre, vi siete chiesti con chi si schiererà la Cina e gran parte dell’Asia?

Io non sono d’accordo con voi e non mi rappresentate.

27 febbraio 2022

Per formazione, non soffro di simpatie e antipatie. È anche per questo che non sono legato ad alcun carro, se non a Gesù Cristo , Re dell’Universo.

Rispetto, analogamente, tutti i popoli della Terra, Russi, Ucraini, Cinesi, Americani, Africani, Asiatici, Europei e Oceanici.

Ma, mi chiedo: “E’ proprio necessario attendere la fine per dichiarare un crimine come compiuto contro l’umanità?”

Non si potrebbe inviare una diffida preventiva nel mentre i crimini vengono commessi?

Primo marzo 22

NON FACCIAMO L’ERRORE DI DEMONIZZARE TUTTA LA RUSSIA E I RUSSI.

SIAMO CONTRO L’ATTUALE AZIONE VIOLENTA DI PUTIN E DEL GOVERNO RUSSO.

MA ANCHE MOLTISSIMI RUSSI LO SONO; E QUELLI CHE LO HANNO MANIFESTATO APERTAMENTE RISCHIANO MOLTO.

oooOooo

Pianeta Terra 26 febbraio 2022

VIVA OGNI ESSERE UMANO!

VIVANO I POPOLI DELLA TERRA, CHE TUTTI ANELANO A PACE, DIGNITA’ E GIUSTIZIA SOCIALE!

VIVA L’INTERO UNIVERSO!

NO ALLA GUERRA, ALLE ARMI, ALLA DISTRUZIONE, ALL’ODIO.

CHE DIO, IL DIO DI TUTTI I POPOLI, INFONDA UN RAGGIO DEL SUO SPIRITO SU TUTTE LE COSCIENZE PER FAR LORO COMPRENDERE CHE SONO CHIAMATE ALLA VITA E ALL’AMORE VERSO TUTTI E TUTTO!

 

Pianeta Terra 25 febbraio 2022

L’esercizio gratuito della violenza, in qualsiasi forma, non è prerogativa dei forti, ma dei vigliacchi, dei pusillanimi e  degli opportunisti. Bisogna che si sappia che i violenti e le loro combriccole non sono degli eroi, ma coscienze immature; portate all’esercizio della violenza dall’averla subita o vissuta in gioventù; oppure dall’essere menti deviate che, incapaci di metabolizzare la storia presente e passata dell’umanità, tentano irresponsabilmente di riproporre modelli distruttivi e fallimentari.     

Pianeta Terra 25 febbraio 2022

Quando dei militari obbediscono agli ordini in azioni violente come quella iniziata dalla Russia, e come in tante altre presenti in più parti del mondo, non sono militari, ma assassini e complici di assassini.

Non possono esserci professioni, degne di questo nome, che prevedano l’uso della violenza gratuita contro gl’incolpevoli.

Piuttosto si tratta di un’altra forma di prostituzione!

Pianeta Terra 25 febbraio 2022

 E io mi chiedo, senza avere la risposta: “E’ più giusto ammazzare il singolo che dà l’ordine di iniziare la guerra,  e dopo di lui gli altri singoli che lo sostituiranno; oppure far morire migliaia di essere umani inermi e incolpevoli; fra cui potrebbe essere ciascuno di noi?” 

Pianeta Terra 25 febbraio 2022

Non c’è più grande crimine contro l’umanità, se non la guerra moderna, con le sue devastanti conseguenze!

Una volta esplicitate, sono uno dei peggiori cancri sociali da estirpare.

La  violenza e la guerra si evitano prima, con il perseguimento della giustizia, della verità, della lealtà, del rispetto dell’altra persona e dell’altro popolo.

Pianeta Terra 22 febbraio 2022

L’attuale crisi Russa, Ucraina, Europea e Mondiale origina da diversi fattori, alcuni noti, altri non ancora sufficientemente esplorati.

Quelli noti riguardano la storia del secolo scorso e, in particolare: a) i due conflitti mondiali e le situazioni instabili determinatesi successivamente; b) il fallimento del liberismo e del materialismo proposti dal mondo occidentale; c) la caduta del blocco comunista; d) i grandi mutamenti politici, economici e sociali (notevole crescita di alcuni Stati, quali  Cina, India, Turchia e altri; ripetute crisi economico-finanziarie; mutamenti climatici; sensibile incremento della popolazione nei Paesi meno abbienti).

Fra quelli meno approfonditi, ve ne sono almeno due.

Il primo è la mancata consapevolezza, a livello mondiale, che nella situazione che si è determinata non ci si può salvare da soli: il mondo è ormai talmente interconnesso, e il Pianeta Terra in via di compromissione, che l’unica strada è quella della collaborazione più piena e convinta. Attualmente siamo in una situazione che potremmo definire da “asilo infantile”, in cui i singoli Stati da una parte fingono rispetto e collaborazione, dall’altra perseguono i propri interessi esclusivi, non mancando di attirare gli altri in tranelli e sottili “dispetti”, come fanno appunto i bambini.

È indispensabile prenderne atto, ripartire da principi realmente condivisi, recuperare relazioni improntate a correttezza, lealtà e rispetto reciproco.

Il secondo aspetto è molto più sottile e poco evidenziato. A livello diffuso, la struttura degli Stati e di molte Organizzazioni pubbliche e private è inefficace, se non addirittura controproducente.

Si tratta di una questione di importanza cruciale. Vediamo se riesco a farmi capire. Nella maggior parte dei casi le Organizzazioni prevedono un Organigramma e un Funzionigramma che individuano ruoli e funzioni predeterminate, tali da poter affrontare propriamente le varie problematiche.

Nella realtà, ciò non avviene perché, innanzitutto, i ruoli non sono correttamente attribuiti; in secondo luogo le strutture sono rigide rispetto ad una realtà estremamente mutevole e, infine, manca il necessario coordinamento nonché la focalizzazione sull’obiettivo centrale dell’Ente, piuttosto che sulla funzione propria della singola struttura.

Mi spiego con qualche esempio banale. A parte la storicità di alcune funzioni, spesso superate, normalmente si attribuisce ad esse un budget annuale sulla base di quello dell’anno precedente e delle ulteriori necessità/attività da svolgere. Normalmente ogni funzione tende ad accrescere il proprio fabbisogno, senza preoccuparsi del fabbisogno delle altre.

Tornando al tema che ci interessa, la crisi Russo-Ucraina e mondiale, ciò cosa significa? Significa che se ci sono delle  Funzioni preposte alla Difesa, le quali hanno fra i loro compiti quello di fornirsi di armamenti e di personale addestrato alla violenza e all’omicidio; nel tempo tali funzioni tenderanno a svolgere concretamente il ruolo assegnato: fra un’opzione diplomatica o di composizione delle liti e una di intervento armato, spingeranno sempre per la seconda.

Probabilmente bisogna ripensare gli schemi organizzativi degli Enti Internazionali e Nazionali, Pubblici e privati al fine di renderli adeguati agli epocali mutamenti verificatisi nel tempo. Punti focali continueranno a rimanere: a) il raggiungimento dei risultati; b) la condivisione di una cultura positiva; c) la qualità delle persone; d) sistemi premianti efficaci.

 

Pianeta Terra 19 febbraio 2022

No alla guerra!

Se proprio dovete dare sfogo alla furia omicida o dovete consumare proiettili, uccidete me che sono vecchio, ma non togliete alla gioventù l’ideale e la speranza di un mondo migliore.  

Pianeta Terra 19 febbraio 2022

Un’altra odierna follia: stiamo umanizzando gli animali e rendendo bestie gli esseri umani! Anche questo è un crimine contro l’umanità, sebbene involontario e in alcuni casi dettato dalla solitudine e dalla mancanza di affetto.  

Pianeta Terra 14 febbraio 2022

…E io mi chiedo, chi c’è dietro gli aumenti dell’Energia?

Non voglio ascoltare le favole che mi raccontano sulle pseudo-variabili che influiscono sui prezzi; ma cerco risposte su chi c’è dietro gli anonimi gruppi che speculano a livello mondiale sui prezzi.

E, torno ad evidenziare, mentre di questi criminali lestofanti non si sa nulla, dei singoli cittadini si sa e si vuole sapere tutto: trionfo del diritto e della giustizia internazionale!

 

Pianeta Terra 29 gennaio 2022

Inserisco, di seguito, il testo di una lettera diretta ai leader di tutti i Paesi del mondo, inviata a chi ho potuto.

 

“Pianeta Terra, 25 gennaio 2022.

 

 

Questo scritto è indirizzato ai Capi di Governo e di Stato di tutto il Mondo, all’Organizzazione delle Nazioni Unite e alle Confederazioni/Unioni fra Stati.

Poiché mi è stato difficile reperire un indirizzo mail valido per tutti i destinatari, di fatto l’ho potuto inviare solo a pochi di essi, sperando che questi provvedano a renderlo noto nel rimanente ambito internazionale.

 

Ho settantuno anni. Sono italiano per nascita e residenza ma, ancor più, sono un abitante del nostro Pianeta Terra: la mia vita e quella delle altre persone è strettamente inserita nella storia ultra-millenaria dell’umanità.

Ciò premesso, sottopongo all’attenzione dei Capi di Stato e di Governo un mio spunto per la ricerca di un Nuovo Ordine mondiale. Non chiedo risposta alcuna; mi piacerebbe solo che potesse giungere ai vertici dei rispettivi Governi/Stati/Istituzioni per una opportuna riflessione.

Cordiali saluti

                                                                              Rocco Messina  

 

Ciascun essere umano è parte di una comunità che va ben oltre il popolo a cui appartiene e i limiti territoriali in cui vive. Circostanza resa ancora più evidente dalla Pandemia del “Covid-19”.

Ciò nonostante, a fronte di progressi scientifici e tecnologici sempre più incessanti, continuano a rimanere inaccettabili le condizioni di vita di milioni di esseri umani. Ma, non si tratta di responsabilità di un singolo Stato.

La situazione attuale, infatti, è la sintesi di un lungo processo storico in cui le interazioni fra i popoli, sia pacifiche sia violente, hanno comportato la diffusione di  conoscenze, abitudini, piante, animali e stili di vita da un luogo all’altro. In un processo storico in cui, inoltre, tutti i popoli si sono trovati ad essere volta per volta nelle posizioni di aggrediti o aggressori, dominati o dominatori: non si può che prenderne atto e interrompere questo circolo vizioso che impedisce il reale progresso della Società.

La storia più recente ha dimostrato, poi, che non esistono sistemi di Governo, teorie economiche e sociali o culture che possano essere assunte come unico modello di riferimento per tutti gli Stati.

 

Infatti:

a)    tutti i sistemi di Governo hanno evidenziato ed evidenziano palesi anomalie;

b)    le teorie economiche si sono mostrate tutte insoddisfacenti e non hanno retto al decorrere del tempo;

c)     nessun modello sociale, o cultura, è stata esente da contraddizioni, abusi e ingiustizie.

I motivi che hanno consentito reali periodi di progresso sono da attribuire all’azione di leader illuminati, lungimiranti e di grande statura politica e al governare volta per volta le contingenze modulando, senza vincoli ideologici, le opzioni a disposizione e i tempi di applicazione.

Ciò per periodi limitati perché, alla fine, si è sempre dovuto fare i conti con la complessità della psicologia umana e i suoi limiti. L’attività del singolo essere umano e quella degli aggregati sociali, infatti, non possono essere lasciate totalmente libere a sé stesse perché l’esercizio dei legittimi diritti e delle aspirazioni si modifica nel tempo, fino a diventare motivo di vessazione dei propri simili e di negazione dei loro corrispondenti diritti.

È venuto il momento di dare, insieme, una svolta definitiva al progresso sociale di questo Mondo. Bisogna determinarsi a adeguare la qualità di vita dell’umanità intera al livello delle scoperte tecnico-scientifiche.

L’odierna situazione mondiale è caratterizzata da evidenti incongruenze che provocano milioni di vittime innocenti e limitano il progresso dell’intera comunità umana.

Infatti: 1) sono tollerati e premiati, e perciò incentivati, i comportamenti di furbi, avventurieri e disonesti; 2) si sono impropriamente affermati sulla scena mondiale, condizionandone  l’andamento, soggetti non istituzionali, la cui operatività è più ampia degli stessi Stati, sia per i minori vincoli normativi sia, talvolta, per i volumi finanziari trattati; 3) assurdamente, vi sono ambiti territoriali minori (cosiddetti Paesi off-shore e assimilabili) non soggetti alle norme rispettate dalla maggior parte degli altri Stati.

Inoltre, questa situazione alimenta l’esistenza di numerose contese armate interne agli Stati e, ancor più, costituisce un terreno fertile per distruttivi conflitti mondiali.

Le norme, le istituzioni internazionali e le concrete possibilità di intervento sono da tempo inadeguate.

Tuttavia, ci troviamo in uno scenario favorevole all’impulso di un nuovo ordine mondiale: un numero ristretto di Paesi e Confederazioni hanno la possibilità di avviare un processo di revisione che, ribaltando la prevalenza assoluta di denaro e capitali (reali, virtuali e costruiti in maniera posticcia) sia basato: a) sul rispetto delle prerogative dei singoli Stati; b) sulla correttezza sostanziale dei reciproci rapporti; c) sull’individuazione di valori minimi e principi condivisi per consolidare la convivenza pacifica fra gli Stati ed elevare il tenore di vita di tutte le popolazioni; d) su collaborazione e solidarietà per affrontare i periodi di crisi e le catastrofi umanitarie; e) sulla disciplina di tutte quelle entità non statali (privati, enti, società e onlus, legali e non) che con le loro attività interferiscono pesantemente sugli Stati, sui rapporti fra gli Stati nonché su abitudini, comportamenti, educazione e formazione della popolazione mondiale.

Vi sono oggi numerose contraddizioni, tutte attribuibili al venir meno dell’etica umana e professionale rispetto al dio denaro, di cui non posso che fornire, di seguito, un’elencazione parziale e non organica. Intanto, è stato chiaramente evidenziato il fallimento dell’utopia del liberismo.

A.           Sono da sistematizzare tutte le Organizzazioni Internazionali, che dovrebbero ricadere nella sfera dell’ONU, opportunamente ridefinito e riprogettato.

B.           Bisogna ridefinire a livello mondiale il ruolo dei Servizi Segreti e delle Istituzioni Diplomatiche.

C.           Va progettato un sistema di difesa militare, politica e strategica globale sia per riportare ordine nei singoli Stati che, rientrando nei parametri ONU, lo necessitassero per rivolte e colpi di Stato, sia per affrontare eventuali aggressioni extra-terrestri.

D.          Il raffronto fra le diverse valute nazionali non è basato su parametri  definiti, verificabili e condivisi. Analogamente, anche il raffronto fra le situazioni-economiche finanziarie degli Stati non è né omogeneo né basato su dati obiettivamente confrontabili e verificabili. Con l’aggravante che su queste importanti variabili influiscono Società di rating private, non soggette ad alcun controllo di un Ente internazionale.

E.           Vanno riviste e aggiornate le norme del diritto internazionale, provvedendo al loro coordinamento, alla loro revisione periodica, alla ridefinizione degli organi giuridici internazionali e del loro ruolo: anticipare la soluzione dei problemi, favorire l’equa composizione delle liti, piuttosto che ricorrere unicamente al sistema sanzionatorio.

F.           I movimenti borsistici internazionali di valori e merci sono pesantemente influenzati da interventi di Anonimi Operatori, i quali scommettono sull’andamento degli indici di borsa, influenzando pesantemente i prezzi di materie prime e dei prodotti finanziari, senza essere realmente interessati ai movimenti di merci e valori.

G.          Mancano, inoltre, norme internazionali condivise su settori di importanza strategica: 1) stabilità politica degli Stati; 2) diritti umani; 3) rispetto della natura; 4) produzione e distribuzione dell’energia e delle fonti primarie di vita; 5) contrasto alla delinquenza internazionale, ai professionisti delle rivolte, al terrorismo internazionale e, correlativamente,  al commercio incontrollato di armi di qualsiasi tipo; 6) illimitata influenza delle potenzialità tecnologiche, informatiche e commerciali (problematiche connesse al web, alla relativa archiviazione e detenzione dei dati e alla sicurezza informatica; martellanti battage pubblicitari per condizionare pesantemente le abitudini delle persone, nonché diffusione di pubblicità sotto forma di informazioni; impropria emissione di moneta, Bitcoin; tassazione del commercio e dei servizi internazionali sul web; violazioni della privacy per scopi commerciali e fraudolenti; diffusione di fake news); 7) regolamentazione della circolazione di persone, merci e servizi e aggiornamento del Diritto della Navigazione.

H.         Non vi sono limiti dimensionali delle società commerciali e finanziarie; esse possono avere al loro interno anche centinaia di altre società, distribuite in tutto il mondo, con la conseguente impossibilità concreta di poterne verificare i bilanci e la correttezza. Tanto più che è stata mantenuta la possibilità di approvare i bilanci dopo quattro mesi dalla fine degli esercizi annuali, come agli inizi del Novecento, pur in presenza della tecnologia informatica;

I.             Non vi sono limiti temporali alla scadenza dei titoli (anche svariate decine di anni), soprattutto di quelli in prodotti derivati e di natura incerta, con l’impossibilità pratica di determinarne il definitivo esito e le possibili crisi;

J.            Va definito il reale ruolo delle religioni; se, infatti,  per definizione esse sono rivolte alla ricerca del trascendente, non possono essere di ostacolo alla pacifica convivenza fra i popoli, alla ricerca della pace, della solidarietà e dello sviluppo umano.

 

Elenco dei pochi destinatari a cui sono riuscito a inviare questa missiva, in ordine sparso.

1)     Ministero degli Affari Esteri Italiano: ministero.affariesteri@cert.esteri.it .

2)    Ambasciate in Italia (in ordine sparso):

Russia: ambrusitalia@mid.ru .

Cina:  segreteria.china@gmail.com .

Stati Uniti d’America: per posta: Via Vittorio Veneto 121 -00187 Roma.

India:  ambasciata.newdelhi@esteri.it .

Argentina: eital@mrecic.gov.ar .

Brasile: brasemb.roma@itamaraty.gov.br .

Canada: rome-gr@international.gc.ca .

Iran:  iranemb.rom@mfa.gov.ir .

Israele: adm-sec@roma.mfa.gov.il .

Giappone: per posta: Via Quintino Sella 60 -00187 ROMA.

Corea del Nord: permrepun@hotmail.com .

Sud Africa: rome.consular@dirco.gov.za .

Regno Unito di Gran Bretagna: per  Posta – Via XX settembre Roma

Emirati Arabi Uniti: uaeroma@tin.it .

Australia: info-rome@dfat.gov.au .

Turchia – Svezia – Bulgaria (con e-mail)

3)    Altri:

Segretario Generale dell’ONU: segreteria.rapponuroma@esteri.it .

Unione Europea (anche per i Paesi dell’Unione): per Posta.

    Organizzazione degli Stati Americani: indirizzo non reperito.

    Unione Africana: indirizzo non reperito.

    Ai Capi di tutte le Religioni: indirizzi non reperiti”.

 

 

Pianeta Terra 27 dicembre 2021

Oggi voglio evidenziare la protervia (arroganza ostinata) di moltissimi mass media, che si vorrebbero ergere a guide di pensiero ed etiche dell’intera comunità mondiale. Come se non si sapesse che essi, avendo come scopo il profitto, tendono ad orientare a fini commerciali esigenze e aspettative dei destinatari, per poi assecondarle e fidelizzarle.

Mi riferisco in questa occasione ai commenti sul fatto che in Afganistan i talebani abbiano reintrodotto assurde restrizioni per le donne.

Sull’argomento ritengo si debba fare chiarezza.

Innanzitutto, la situazione mondiale che viviamo non ha connotati solo odierni, ma è la sintesi di un lungo processo storico di incontri, scontri, contaminazioni e integrazioni di culture diverse. Sotto questo punto di vista, il recente termine “globalizzazione” significa solo che la velocità, la frequenza nonché le occasioni di scambio nel mondo si sono grandemente accresciute; si tratta però di un fenomeno comunque già storicamente esistente.

Le diverse mentalità e culture, perciò, si sono formate e consolidate nel corso della storia dell’umanità.

Premesso che, come dimostrerò in seguito e come si evince dalla mia vita e dai miei scritti, per le donne ho un’ammirazione e un rispetto sconfinato, il problema è: possono i mass media occidentali essere credibili per gli Afgani o per altri popoli non occidentalizzati? E in tal modo assurgere a moralisti inquisitori?

La mia risposta è: assolutamente no. No, perché i media occidentali mostrano di avere una visione parziale e offuscata e, per quanto concerne le donne, si schierano contro solo una parte delle limitazioni alla piena realizzazione delle donne. Io non ho udito chiare e veementi denunce contro l’utilizzo brutale delle donne nella pornografia, contro i condizionamenti che le donne per natura più belle subiscono già da bambine e contro una certa filmografia, ritenuta “cult”, in cui l’eroticità vede quasi sempre la donna usata e abusata.

Per inciso, la percentuale di tutti gli esseri umani che nella loro vita non siano stati discriminati o non abbiano subito qualche molestia fisica o psichica è, purtroppo, veramente molto bassa. 

Riprendendo il discorso, e dunque?

Da un punto di vista concreto e non idealistico, io vedo un solo futuro: un mondo, più equo e solidale, in cui vi saranno  aree geografiche e politiche caratterizzate da diverse culture e stili di vita, anche fra loro contrapposti; con la possibilità per le persone di spostarsi liberamente e ordinatamente nei contesti ad esse più consoni e graditi.

L’alternativa di un mondo in cui siano diffuse una sola cultura ed un’unica visione è pura utopia.

A margine di questa riflessione voglio evidenziare anche come venga volutamente taciuta la vera rivoluzione introdotta nella considerazione della donna dalla venuta di Gesù di Nazareth e dalla sua rivelazione di Dio. In un’epoca in cui le donne non nutrivano di alcuna considerazione, fino al punto da poter essere pubblicamente uccise da chiunque le scoprisse in fragrante adulterio (come se l’adulterio necessiti solo dell’apporto femminile), la donna ha ricevuto una considerazione ben superiore a quella attuale. Premesso che, come Gesù stesso affermò, Dio avrebbe potuto far scaturire figli di Abramo anche dalle pietre, Egli stesso, il Salvatore del Mondo, è nato per intervento divino, senza inseminazione dell’uomo, da un’umilissima donna; donna che, dopo Gesù stesso, è al primo posto nella gerarchia umana riferita a Dio. In altre parole, il più alto riferimento a Dio, dopo Gesù, è sua madre Maria, la Madonna, e non un uomo.

Il comandamento ultimo e massimo, lasciato da Gesù fu, poi: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati”. Non c’è riferimento ad alcuna condizione umana; tutte sono ugualmente ricomprese in questo sublime invito.

Il movimento femminista e tutti gli altri movimenti particolari che si propongono come moderne novità esclusive, in realtà costituiscono un arretramento rispetto al pensiero espresso e proposto da Gesù circa duemila anni or sono!     

Pianeta Terra 24 dicembre 2021

E così, dopo diversi millenni di storia, siamo riusciti a creare un mostro di società umana, basata sostanzialmente su tre pilastri, tanto consolidati, quanto effimeri: 1) l’intelligenza a funzionamento limitato; 2) la mancanza di responsabilità; 3) l’attribuzione relativa del valore economico. Se non si può fare nulla per cambiare, perlomeno se ne prenda coscienza.

1)      L’intelligenza a funzionamento limitato

Dal punto di vista intellettuale abbiamo raggiunto vette della conoscenza inimmaginabili, dimenticando, però, i fondamenti della convivenza umana e non considerando una visione della realtà a trecentosessanta gradi. Quanto alla convivenza umana, è inconfutabile il grado di violenza raggiunto a livello sociale pur dopo molti tentativi di miglioramento; per una visione a trecentosessanta gradi, abbiamo bisogno di forti lenti correttive. Basti pensare come si impieghino sostanziosi fondi ed energie per salvare una sola vita umana, mentre con minore spesa se ne potrebbero salvare centinaia; oppure si citino come  esempi Enti e settori, dimenticando che non esistono attività umane prive di deficienze anche gravi: bisognerebbe spostare l’attenzione dagli Enti ai valori incarnati dai singoli! Senza andare lontano, poi, basta esaminare quanto noi stessi siamo stati educati a spaziare mentalmente in maniera limitata.

2)    La mancanza di responsabilità.

Con grande finezza e a beneficio di chi ricopre funzioni di responsabilità, sono stati introdotti meccanismi che impediscono o rendono molto difficoltoso individuare colpe anche gravi: nell’esercizio delle funzioni direttive si coinvolgono impropriamente un numero elevato di enti e persone diverse senza che se ne controlli l’attività. Il risultato che si raggiunge è strabiliante dal punto di vista dell’efficacia, quanto aberrante dal punto di vista morale: il responsabile non è nessuno oppure lo si individua fra impiegati e operai.  

3)    L’attribuzione relativa del valore economico.

Le affermazioni che seguono possono sembrare esagerate e incutere timore, ma costituiscono la realtà; sebbene uno stuolo di esperti e cattedratici  sarebbe pronto a scrivere volumi per sconfessarle. Nel tempo ho imparato a diffidare di chi per esprimere un concetto relativamente semplice impieghi migliaia di pagine: lo scopo è disinformare e depistare!

Ebbene, non c’è alcuna moneta o bene il cui valore possa essere attribuito in maniera certa su una serie di parametri stabiliti e condivisi a livello mondiale, né un’Autorità mondiale che ne controlli l’applicazione. 

Tutti i valori e i prezzi sono espressi esclusivamente sulla base di limitati parametri obiettivi e sono influenzati da incontrollate manipolazioni e speculazioni di Stati, Istituzioni e soggetti anonimi!

     Tutto ciò premesso, domani si festeggia la nascita, circa duemila anni fa, di un ebreo che nella sua vita rivelò l’esistenza di un’alternativa all’esercizio della mera attività terrena: impregnare ogni essere umano di un’entità Superiore, che lo avrebbe redento dalla sua malignità, lo avrebbe indirizzato al Bene Comune e lo avrebbe proiettato oltre la morte fisica.

Volenti o nolenti, credenti o non credenti, non si cambia il mondo cambiando leggi o Istituzioni, ma cambiando la persona.

Quella del Natale non è una delle alternative; sinora è l’Unica! Consolidata in un lungo periodo di tempo da milioni di persone positive che hanno cercato di incarnarla coerentemente nella loro vita.

Pianeta Terra 16 dicembre 2021

Oggi mancano nove giorni a Natale (che è la celebrazione della nascita del Salvatore dell’Umanità, Gesù Cristo). Dal Vangelo della Messa di oggi si può anche dedurre che, se si è alla ricerca della Felicità, non bisogna andare a cercarla negli eventi eclatanti (Festival di San Remo; Concorso di Miss Italia; Imprese sportive; Spettacoli; Cronaca Nera; Politica delle beghe e degli interessi …) ma in luoghi impervi e isolati, dove è possibile fermarsi, riprendere coscienza dell’immenso valore della nostra esistenza e ascoltare, da una voce disinteressata e scevra dall’apparire, parole immortali: su come raggiungere, cioè, la Felicità vera, piena e duratura; in questo mondo e, definitivamente, dopo la vita terrena. 

Pianeta Terra 5 dicembre 2021

Quando si diventa vecchi, delle volte si allargano gli orizzonti della comprensione. Questa domenica mattina sono stato illuminato da tre intuizioni.

La prima riguarda la storia dell’umanità, studiata sin da bambino, nella quale un ruolo fondamentale avrebbe rivestito il mio popolo e il mio Paese, l’Italia; a cui sono intimamente legato. In realtà, non è andata come mi hanno rappresentato. La storia umana è universale ed è costituita da un’innumerevole quantità di relazioni, invidie, bramosie, soprusi, lotte e guerre fra gente e gente e popolo e popolo, che hanno generato, in modo non sempre completamente ricostruibile, l’attuale complesso contesto.

Nessuno, come spesso si vorrebbe far credere oggi, ha l’esclusivo merito di ciò che ha raggiunto!

Si tratta, dunque, di assumere consapevolezza della situazione e dei pericoli che gli esasperati e folli individualismi, personali, sociali e nazionali, incombono sull’incerto futuro. Ciò non significa che tutti i fenomeni sociali debbano essere subiti quanto, piuttosto, essere governati senza condizionamenti ideologici. 

La seconda riguarda lo stile preponderante dell’attuale comunicazione sociale: l’obiettivo spudorato non è informare, quanto piuttosto indirizzare, se non raggirare. Spesso lo scopo non lo si ricava dal testo integrale, volutamente intricato e complesso, ma dalla premessa che, interpretata l’esatto contrario di quanto esprime, deve mettere in guardia sui contenuti appena accennati o reconditi.

La terza, e ultima, è quella del periodo che stiamo vivendo: la preparazione al Natale e il Natale stesso, che ha attinenza con Dio.

Se Dio esiste, e lascio al lettore stabilirlo, Egli non ha tenuto affatto conto dell’identità culturale dei popoli. I fatti sono questi: dal popolo che nei secoli, pervicacemente, ha mantenuto più di tutti la sua identità, gli Ebrei, è sorta una visione del futuro, proposta prima agli stessi Ebrei e successivamente a tutta l’Umanità, che ha stravolto la Storia umana.

Natale non è come la martellante pubblicità e quattro scemi super pagati in seno alla Comunità Europea ci vorrebbero far credere: cioè  la festa delle luci, dei dolci, delle famiglie benestanti e ipocritamente felici, della fantasmagoria di immagini e musiche, persino di un calendario dell’avvento; senza che si sappia minimamente cosa significhi questo specifico periodo. 

Natale è l’anniversario della nascita di Gesù Cristo, un inerme e sconosciuto bambino, nato in condizioni di estremo disagio, che con la sua esistenza ha squarciato per sempre la buia storia dell’umanità!

Egli, ebreo praticante, propose innanzitutto di introdurre un solo articolo della Costituzione Mondiale: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati”; volendo si può approfondire come Egli ha amato!

Indicò, poi, l’Universalità dell’Umanità: non tanti, ma un solo popolo in cammino!

Proclamò il perdono dei peccati e la possibilità di redimersi mediante il sincero pentimento e la confessione del male commesso.

Infine, chiarì che lo scopo della storia umana, che pure è bella, sebbene intrisa di ingiustizie, atroci sofferenze e dal limite della morte, è quello di riepilogare e amplificare tutta la bellezza espressa dall’essere umano in una Dimensione che travalica la morte e il limite del tempo: nel Suo “Regno” ultraterreno, intriso dell’Amore Infinito di Dio.

Informate i potenti di tutte le specie e di tutte le latitudini che, se si celebra Natale, se da qualche parte ancora si ode il suono squillante delle campane, è per interrogare le nostre coscienze; è per interrogarci sulla nostra storia e per convertire, chiedendolo a Dio, tramite Gesù Cristo, i nostri comportamenti e le vicende dell’Umanità intera al Bene; al Sommo Bene!   

     

Pianeta Terra 17 novembre 2021

Quale autorità ho nell’esprimere le mie idee, anche di carattere religioso? Nessuna!

Tuttavia, come sincero ricercatore della verità, e della Verità (!), espongo le mie opinioni lasciando …“Ai posteri l’ardua sentenza”; che in questo caso significa sottoporre al vaglio del tempo le mie opinioni, per verificare se siano vicine al vero.

Questa premessa è necessaria perché, nel riportare il Vangelo di oggi (Santa Messa su Padre Pio TV, ore 7,30, canale 145), cercherò di trasferirne il senso dall’anno 30 d.C. circa ad oggi perché ne sia inequivocabilmente chiaro il significato; specie in un’epoca in cui, ipocritamente: “È tutto relativo; ma solo quando si tratta di soddisfare i propri egoismi”.

D’altronde, già da tempo ho integrato la definizione di Dio del vecchio catechismo di Pio X, con questa, perché sia chiara prima di tutto a me stesso: “Dio non è fesso!”. Ne discende che posso prendere per fessi tutti, Chiesa e Papi compresi, persino me stesso, perché noi essere umani ne siamo capaci ma, attenzione, Dio no! La Sua infinita misericordia si estende solo a chi ne è intimamente convinto.

Nel Vangelo si parla dei derelitti del tempo: affamati, assetati, stranieri, poveri, malati e carcerati. È un elenco esemplificativo, che rispecchiava la situazione dell’epoca, in cui la vita sociale era molto semplice e certe categorie sociali, tra cui le vedove, erano nella più assoluta indigenza. Tuttavia, il giudizio per chi non si curava secondo le sue possibilità di queste persone era tremendo: andranno al supplizio eterno!

Ma, quali sono i derelitti di oggi, in una situazione mondiale governata da una specie di potere occulto in cui alle politiche segrete delle Nazioni e dei Gruppi di Stati più potenti si associano in maniera confusa le influenze notevoli dei magnati e degli smisurati Enti anonimi della finanza, della tecnologia, degli armamenti, dell’economia, della cultura, della delinquenza organizzata, ecc.?

Senza dubbio ci sono ancora affamati, assetati, stranieri, poveri, malati e carcerati; anche se fra di essi ci sono anche gli imboscati e, cioè, quelli che si fingono tali per approfittare delle politiche assistenziali. Ma, a questi bisogna aggiungere un’altra categoria: quelli che, in un’epoca di diffusa comunicazione planetaria, avrebbero bisogno di essere indirizzati alla ricerca della verità, della pace, della giustizia, dell’equità, del progresso sociale nonché ai più elevati valori espressi dalla civiltà umana; gioventù innanzitutto, ma non solo!

Attenzione, dunque, al supplizio eterno non sono destinati solo quelli che non faranno “elemosine e beneficenza”, ma, ancor più, tutti quelli che contribuiscono e contribuiranno all’esistenza di un mondo egoista, ingiusto e incivile.

E se io, piccola formichina, confusamente percepisco questo caos, che nasce ed è alimentato dal comportamento individuale di ciascun essere umano, me compreso, figuriamoci Dio!

Chi è Dio? È l’origine dell’Universo; è Amore, Dio! Ed è l’unico che non è possibile prendere per fesso.

E, dunque: “e se ne andranno …questi al supplizio eterno; i giusti invece alla vita eterna!”.         

 Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 25,31-46)

Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.

Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi».

Allora i giusti gli risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?». E il re risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me».

Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: «Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato». Anch'essi allora risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?».

Allora egli risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me». E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Pianeta Terra, 9 novembre 2021

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,1-2)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “È inevitabile che ci siano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli”.

Per capire di cosa stiamo parlando, dobbiamo attualizzare il senso della parola scandalo.

Quanto al resto, è inesorabilmente chiaro: una cosa è perdere sé stessi; molto più grave, fino al limite estremo, è fare in modo che un'altra persona si perda per causa nostra.

Ciò premesso, scandalo è quando coscientemente si induce all’errore o alla disperazione un altro essere umano; ancor più quando per un proprio interesse si diffondano sui mezzi di comunicazione di massa e nella vita sociale falsità, corruzione e ingiustizia.

Tradotto, dunque è: “Gozzovigliate pure. Ma se siete riusciti a corrompere la giustizia umana, renderete conto a Dio del male fatto agli altri. Eccome se ne renderete conto!”

Pianeta Terra 8 novembre 2021

 Nel Vangelo di ieri, che segue, Gesù offre ancora una volta un modo corretto di interpretare gli atteggiamenti umani.

Provocatoriamente, vorrei introdurre un dubbio che sinora non ho mai sentito richiamare:

Gesù non avrebbe potuto risolvere l'estrema indigenza di quella donna?

Premesso che non sappiamo se sia intervenuto, in quanto i Vangeli non ne parlano, si potrebbero però introdurre due riflessioni: 1) non era necessario intervenire perché quella donna era molto più vicina a Dio di tutti gli altri, e dunque era prossima alla massima felicità; 2) ancora di più, la storia reale del mondo e dell'umanità può essere cambiata in un solo modo. Cambiando sé stessi, facendo entrare nella propria vita Dio e la Sua Legge: l'Amore.

Una o mille Onlus, Enti di assistenza e Organizzazioni umanitarie non lo cambieranno mai, perché al loro interno continueranno a operare anche persone indegne, come in tutte le attività umane.

Dal Vangelo secondo Marco - Mc 12,38-44

 In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».

Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.

Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Pianeta Terra, 7 novembre 2021 – ore 2,30 del mattino.

E se un giorno, precisamente ora, scoprissimo che i nostri orizzonti non sono solo quelli visivi; che le nostre percezioni sono un niente in uno sconfinato Infinito e che, infine, l’ordine di classifica di quanto è stato possibile sperimentare non è quello che ci siamo formati?

Saremmo forse giunti sulla soglia della più rischiosa irrazionalità?

Se ad esistere fossimo solo noi, forse sì.

Invece, noi siamo parte di un Universo palpitante, non sappiamo da quando e per quanto e, considerando la razza umana, siamo successori di innumerevoli altri che ci hanno preceduti; proprio come noi: “Qual fui, tu sei; qual sono, sarai!”

 Mi chiedo: “Ma questa è un’intuizione che scaturisce dal mio essere?”

E se, in questa notte, mi fosse stata offerta dagli esseri umani che mi hanno preceduto?

Se fosse così forse, ora, per un istante, mi sono trovato sullo spartiacque dei limiti e delle conoscenze terrene.    

Pianeta Terra,  31 ottobre 2021

Anche se

ho mie profonde convinzioni sulla società mondiale futura, fondate sui principi Universali dell’Essere Umano e sulle più alte espressioni delle Convenzioni Internazionali fra gli Stati;

anche se sono convintamente radicato nel Cristianesimo cattolico e nei suoi altissimi valori; il che non significa condividere le opinioni dei suoi rappresentanti sulle tematiche non prettamente di Fede;

anche se esprimo un mio personale pensiero politico, che sinora non è stato mai rappresentato soddisfacentemente da alcun partito, tuttavia non posso non schierarmi volta per volta su ciò che credo sia giusto e vero.

Anche se,

istintivamente, contrasto aspramente la singola persona e i gruppi che perseguono i loro interessi e le loro prerogative cercando di farle passare come esigenze ineludibili di tutta l’umanità, tuttavia, ho profondo rispetto per ogni persona quando, in qualunque condizione, stato e luogo si trovi, si dissoci dagli influssi demoniaci della violenza, della prevaricazione e della falsità per ritornare ad essere, in qualunque sua manifestazione, una squisita esistenza umana.

Tutto ciò mi porta a esprimere giudizi che non sono totalmente a favore o contro qualcuno o una fazione, ma che cercano di individuare volta per volta positività e negatività: non esistono nell’essere umano e in tutti gli aspetti sociali esclusivamente negatività o positività!

Oggi ci troviamo a vivere una fase della storia mondiale che, già connotata da emergenze globali come la fame, la miseria, la tutela delle persone e dell’ambiente, è nuova e molto più complicata. Mentre si stava lavorando per cercare un’indispensabile regolamentazione mondiale sui principali aspetti economici e sociali, negli ultimi decenni sono accaduti fatti straordinari che hanno stravolto le basi del diritto internazionale, i rapporti fra le Nazioni, la vita dei cittadini: a) costituzione e attività dell’”Isis”, movimento politico-terroristico arabo; b) l’undici settembre del 2001, attentato alle torri gemelle di New York; c) conseguenti azioni di rappresaglia e destabilizzazione di alcuni Regimi mediorientali  (Libia, Siria, Afganistan); d) attentati terroristici in vari Paesi; e) importante crisi finanziaria, iniziata nel 2007 negli Stati Uniti e diffusasi rapidamente negli altri Stati; f) irruzione sul mercato mondiale di società sovranazionali che, sfruttando le opportunità offerte della tecnologia informatica e dalla mancanza di una legislazione adeguata, operano a trecentosessanta gradi e condizionano diversi settori di attività economica; g) inizio di un continuo e incontrollato flusso migratorio verso l’Europa; h) scoppio della Pandemia da Covid-19.

Nel nostro Paese e in Europa la recente sostanziale novità è che, dopo decenni di politiche restrittive, per l’elevato spessore europeo e mondiale di Mario Draghi, finalmente si sta immettendo in circolo una quantità elevata di denaro per far fronte alla pandemia e per far ripartire l’economia, pur con le complicazioni dovute alle spinte corporativistiche delle varie componenti politiche e sociali.

In questa straordinaria congiuntura è impossibile poter stabilire se il Governo e la coalizione che lo sostiene stiano operando sempre bene e positivamente o, specularmente, se altri avrebbero potuto far meglio: vi sono grandi meriti e dei demeriti, attribuibili similmente, seppur in modo differente, a ipotetiche, altre componenti politiche.

Certamente, ciò che ancora una volta viene posto in netta evidenza è che mentre c’è una componente del Paese che cerca di lavorare per lo sviluppo e il progresso, ci sono altre lobby, politiche e affaristiche, che cerano di approfittare del momento  sia per trarne vantaggi economici (industrie medico-farmaceutiche, delle fonti energetiche, dei trasporti internazionali, ecc.) sia per far passare provvedimenti meramente corporativistici in cambio dell’appoggio politico al Governo (legge Zan, Ius soli, riconoscimenti economico-politici a piccoli movimenti e fazioni).

E dunque?

Io penso che sia arrivato il momento di fare chiarezza, prima di tutto in noi stessi, separando la componente di mera appartenenza a una corrente di pensiero da quanto può esprimere la nostra libera personalità e la nostra intelligenza. Precisando che intelligenza, come paventato da qualche conoscente, non è saper curare i propri interessi personali, quanto il curare la crescita personale per contribuire al progresso collettivo. Intelligenza, dunque, perché dal perseguimento del bene comune derivano la stabilità e il benessere di tutti, anche di quello personale: non si può essere felici in un mondo di infelici!

In ciascuno di noi c’è la possibilità di far emergere doti personali straordinarie, che vanno oltre il contestare l’incontestabile e l’essere contrari o favorevoli a prescindere. Doti personali preziose per la propria e l’altrui salute mentale e, in definitiva, per il proprio benessere.

Attenzione, non si tratta di un’opinione o di belle affermazioni, ma di quanto deriva direttamente dalla storia dell’evoluzione umana, sin dai suoi primordi. L’essere umano si è sviluppato per la sua capacità di corrispondere ai mutamenti dell’ambiente in cui ha vissuto. È perciò, fisicamente, un’entità elastica con precise finalità di sopravvivenza.  Nello stesso lasso di tempo non sono sopravvissuti esseri rigidi o “banderuole”.

Perciò, quando ci poniamo in una posizione di netto contrasto con qualcuno o su qualcosa, priva di reale fondamento, ricordiamo a noi stessi che è un atteggiamento di convenienza e che, intimamente, nutriamo serie perplessità. In mancanza di questo esercizio, nuoceremo a noi stessi, pregiudicando equilibrio e salute mentale.

   

Pianeta Terra 30 ottobre 2021

Signore Gesù Cristo, mio Dio con il Padre e lo Spirito Santo, Ti ringrazio di avermi voluto indegnamente fra i tuoi seguaci. Ti ringrazio perché sei l’unica vera fonte della Verità e della Vita. Ti ringrazio perché, a differenza di tutti i falsi profeti che s’impinguano, spingendo il Mondo alla rovina, Tu sei morto per me. Ti ringrazio perché mi hai concesso una famiglia e una vita dignitose, impedendomi di seguire fino al punto di non ritorno le lusinghe del demonio. Ti ringrazio perché tu non vuoi che mi dissolva nel nulla, ma mi vuoi con Te nel Tuo Regno Eterno e Felice, con il Padre e lo Spirito Santo; con tutti quelli che mi hanno preceduto, convivono e verranno dopo di me, seguendo la Via che Tu hai tracciato. Ti ringrazio, infine, perché, a differenza di questo mondo, il Tuo sarà finalmente un Giudizio Giusto; e sicuramente più benevolo di quanto possa esprimere un’umanità corrotta.   

Pianeta Terra 29 ottobre 2021                                                                         

Se a manifestare a Milano a favore del decreto Zan erano in migliaia, ad essere contro siamo in milioni.

Basta con questa ipocrisia del liberismo assoluto che ci sta conducendo alla deriva.

Non solo dal punto di vista della sessualità,  ma soprattutto dal punto di vista finanziario, economico, commerciale (con buona pace della stronzata della privacy).

Il rispetto, poi, nei confronti di persone e opinioni è sacro.

Ma non mi si può imporre di dare a mangiare merda a figli e nipoti perché qualcuno già  lo fa.

Mi devono ammazzare prima che voti prossimamente il Partito che candiderà l'onorevole Zan, con tutto il rispetto per l'onorevole, salvo che non si tratti del posto di scopatore (operatore ecologico); con ancora più rispetto e stima per tutti gli operatori ecologici che fanno il proprio dovere!

Pianeta Terra 27 ottobre 2021

Fra i tre pensieri che mi sono frullati in testa questa mattina:  1) candidarmi a Presidente della Repubblica, solo perché ho tutte le carte in regola per esserlo, ma di questo sono l'unico italiano ad esserne convinto! 2) Evidenziare una differenza sostanziale fra la mia gioventù e quella attuale, dal punto di vista socio-economico-politico: all'epoca potevi progettare il futuro guardando lontano nel tempo, ora no; con la spregiudicatezza e la non regolamentazione odierna, non si può essere sicuri di niente, nemmeno che banche, assicurazioni e Stati ti rimborsino i soldi che gli hai affidato; 3)  il terzo, quello che segue, è quello che ho scelto.

Perché  Gesù, che aveva tutte le prerogative per farlo, non ha cambiato il mondo, diventando Re?

Le folle lo avevano pure proclamato tale e lui avrebbe potuto risolvere i problemi del mondo (fame, miseria, immigrazione, ingiustizia ecc.) in un sol colpo!

O bisogna concludere che fosse un pazzo visionario; ma sarebbe stato l'unico della storia a risorgere! E che sia risorto non è una favola: la gente non si fa ammazzare per sostenere le favole!

Oppure Egli sapeva che nell'essere umano, e dunque in ognuno di noi, c'è una componente che si lascia sedurre dal prevaricare l'altro e dal male; cioè dal demonio.

Se dunque si vuole veramente e definitivamente cambiare la storia e il destino del mondo, bisogna, con gli strumenti che Egli ci ha fornito, liberare ogni singolo essere umano, e prima di tutto noi stessi, dalla dipendenza dal desiderare il male e dal demonio!

Tutto il resto è  politica, filosofia, economia, finanza, scienza, tecnologia, cultura ecc. Tutti fattori che  sono riusciti a cambiare gli stili di vita, ma non l'essenza dell'essere umano.

E, tuttavia, se nemmeno i suoi seguaci sono riusciti a cambiare il mondo, è perché non hanno badato a cambiare prima sé stessi.

Pianeta Terra 26 ottobre 2021

Questa mattina sto riflettendo sul vuoto mentale che esprimiamo nel 2021 e su quello che si esprimeva più o meno nell'anno 50 (non 1950, ma proprio 50).

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (Rm 8,18-25)

“Fratelli, ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi.

L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.

Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati.

Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza”.

Pianeta Terra 25 ottobre 2021

Questa mattina non sto pensando, sono stato solo irradiato dall'immensità di quanto ho ascoltato:

"Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (Rm 8,12-17)

Fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.

Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».

Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria".

Pianeta Terra 24 ottobre 2021

Questa mattina mi sono svegliato chiedendomi ciò che molti si chiedono ricorrentemente: in questo mondo di egoismi e violenze perché Dio non realizza la Sua volontà anche in terra, come preghiamo nel Padre Nostro?

L'intuizione che mi è  sovvenuta è questa: siamo noi che guardiamo nella direzione sbagliata!

Se pensiamo alla vita di Gesù si arriva a una conclusione univoca: Dio agisce solo tramite l'amore.

D'altronde, già qualcuno affermava in passato: "Dov'è Carita e Amore, lì c'è Dio".

Dunque Dio agisce, ma non cerchiamolo là dove non è.

La salvezza del mondo non verrà  dalla politica, dall'economia, dalla finanza e nemmeno dalla tecnologia e dall'ecologia.

 La salvezza verrà solo dall'Amore. 

Da quell'amore di cui non siamo capaci, ma che delle volte esprimiamo senza accorgercene perché siamo stati illuminati dallo Spirito Santo.

Pianeta Terra 22 ottobre 2021

Essendo stato testimone oculare, non posso tacere le circostanze che sto per riferire.

In Italia, gli orrori della Seconda Guerra Mondiale interessarono la popolazione civile per qualche anno ancora dopo la fine ufficiale del conflitto.

Solo verso la fine degli Anni Quaranta si ebbe una presa di coscienza collettiva che determinò il boom degli Anni Cinquanta e Sessanta. Lo straordinario sviluppo economico, tuttavia, non fu determinato solamente da provvedimenti tecnici, quanto da una ritrovata spinta morale fondata sul rispetto della persona, sul lavoro, sulla giustizia e sul progresso civile. Valori che erano condivisi dalla gran parte della popolazione.

Nato nel 1950, conclusi il mio corso di studio primario e secondario nel 1969.

Ciò premesso, mi piacerebbe che qualcuno si prendesse la briga di confrontare i dati statistici dal 1950 al 1965 con quelli attuali circa le morti delle persone per cause non naturali (incidenti, omicidi, suicidi, dipendenze da sostanze tossicologiche e alcol, aborti, ecc.), suddividendole per sesso e per fasce di età, fino ai quarant’anni.

Non ho bisogno di attendere i risultati ufficiali per affermare, in piena coscienza ed onestà, che il fenomeno delle morti violente ha avuto una desolante crescita esponenziale. Basti pensare che non meravigliano più i ricorrenti  fatti di cronaca nera, pur bestialmente atroci, per i quali il giornalismo televisivo della peggior specie si spende per informare un pubblico, simile a quello degli Anfiteatri Romani, che si diletta nel voler conoscere e vivere in prima persona i dettagli della più becera e ingiustificata violenza.

Tutto questo non è casuale. Al contrario, c’è una fortissima relazione, di causa ed effetto, fra la svolta che si determinò nell’insegnamento scolastico dalla metà degli Anni Sessanta in poi.

Ripeto, non parlo per sentito dire, ma per esserne stato testimone di vita.

Nel primo periodo, già alle Scuole Elementari si richiamavano i “Dieci comandamenti” biblici come fondamento della civiltà umana e le letture proposte ai bambini tendevano per lo più a ispirare buoni sentimenti, l’onestà e il rispetto verso tutti e tutto.

In quello successivo, invece, si determinò una veloce e progressiva svolta culturale, che sovvertì l’impostazione precedente, arrivando a ridicolizzarne alcuni testi!

Causa ed effetto: insegno rispetto, produco rispetto; spingo alla propria realizzazione esclusiva, produco illimitato egoismo.

Se volete davvero comprendere i meccanismi che regolano la vita umana, e perciò la vostra stessa vita, indirizzatevi laddove non dovete pagare per capire. Non seguite acriticamente i cattedratici e le persone di successo, andate piuttosto ad osservare cosa fanno i contadini: ciò che mietono e raccolgono è esattamente quanto hanno seminato in precedenza, e poi curato!

Eppure, ancora oggi, in pieno sfacelo personale, familiare e sociale,  le tendenze culturali moderne finemente vorrebbero convincerci del contrario di tutto quanto il pensiero filosofico di tremila e più anni ha compreso: l’essere umano può essere educato e diseducato a tutto; è ciò di cui si nutre culturalmente, moralmente, fisicamente; è ciò che diventa nella relazione, positiva o meno, con gli altri esseri umani e con il mondo che lo circonda. La felicità, quella possibile, comunque passeggera, non la si raggiunge costruendo successi o seguendo eccentriche mode, ma fondando la propria vita su basi solide e durature.

Chiudo con un’esternazione: “Se venite a sapere che qualcuno è morto per voi, non perché era stato arruolato o retribuito, ma perché si è volutamente immolato, perlomeno, portategli rispetto!”

In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo”: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio, infatti, ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque, infatti, fa il male, odia la luce, e non viene alla luce, perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.»

(Vangelo di Giovanni, cap. III, versetti da 14 a 21).

     

Pianeta Terra 20 ottobre 2021

Delle volte, per ritornare con i piedi a terra ho bisogno di stressare le osservazioni, mettendo a confronto gli opposti. Questa mattina, però, non mi è andata molto bene.

Oggi mi sono soffermato su una parte importante di quanto ci presenta il mondo dell’informazione e, in particolare, sui miti della bellezza corporea femminile e maschile, sugli artisti, gli sportivi, le persone di successo; insomma sulle persone dotate, che hanno, che sono capaci e riempiono le copertine dei prodotti tradizionali e telematici. Chi non ha le sue e i suoi preferiti e non prova grande ammirazione verso di loro?

Anch’io, come tutti, ho le mie preferenze. Anzi, rammento che una parte importante del mio immaginario infantile fu influenzato dai film in cui c’era il moschettiere più bravo, l’eroe più possente e, sintetizzando, il protagonista più bello, più forte e più buono. È solo verso il crepuscolo della mia vita che ho realizzato che, se anche avessi avuto le qualità morali e caratteriali, non ho avuto il fisico richiesto per quei ruoli. Pazienza!

Il pensare l’opposto di tutto ciò, mi ha rimandato a un passo del Vangelo che mi ha messo in crisi. Devo premettere, però, che le figure in esso descritte non sono quelle odierne le quali, talvolta, pur nelle situazioni di povertà, di degrado e di dedizione verso gli altri, non sono esenti da falsità e ipocrisia. Fino al punto che ho elaborato una definizione di Dio mia personale, meno elegante ma più immediatamente percepibile: “Dio è l’Unico che non puoi prendere per fesso!”

 Vangelo di Matteo, Capitolo V, versetti da 1 a 12:

“Beati (felici) i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.

 Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.

Beati i misericordiosi, perché saranno perdonati.

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così, infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi”.

Come faccio a non rimanere interdetto?

Forse devo rimettere a posto qualche cassetto del mio pensare e del mio essere. Rispetto alla gloria, al successo e all’apparenza verso cui ero attratto in gioventù, mi sento molto più vicino a questa grandezza del non essere; alla Grandezza di quest’uomo e della sua proposta di vita.

Può darsi che non cambierà nulla nelle mie giornate, ma perlomeno devo tener ben presente che al  Mondo, oltre quello che ti presentano, propongono e ti fanno vedere, quasi sempre collegato a un costo in denaro e personalità da pagare, c’è ben altro, di gratuito e di immensamente più Grande!

  

Pianeta Terra 10 ottobre 2021 (ore 18,50)

Leggo in questo momento e annoto qui:

“Merita il potere solo chi ogni giorno lo rende giusto”.

                                                                                                                                 Dag Hammarskjiold

(Uomo politico svedese, ex Segretario dell’ONU negli Anni Cinquanta nonché Premio Nobel per la Pace).

P.S. Ovviamente (!) deceduto in circostanza misteriose per la caduta dell’aereo che lo trasportava.

Pianeta Terra 9 ottobre 2021 (ore tre del mattino)

Sono stato a un hub vaccinale, che definito così fa più sostanza e più effetto. Dire Centro Vaccinale avrebbe significato pagare di meno chi lo dirige.

La prima nota positiva è stata la prima persona che ci ha accolto: aveva sul braccio una fascia che indicava essere un volontario. La cosa mi ha aperto il cuore.

Subito dopo, però, ritenendo di aver individuato l'attuale stile comunicativo (prendere costantemente per il …fondello), mi è venuto un dubbio: possibile che stia qui senza ricevere un compenso?

A voi l'ardua sentenza.

Ma, subito dopo mi ha assalito un altro dubbio: vuoi vedere che i tempi per gli interventi chirurgici si sono allungati perché il personale medico si è spostato sulle vaccinazioni, dove riceve un extra compenso?

Ancora dopo mi ha assalito un altro dubbio: dopo questa pandemia non sarebbe stato indispensabile aumentare sensibilmente il numero dei medici e del personale sanitario?  Il numero chiuso a Medicina è  segno di grande lungimiranza o di mafia  legalizzata?

Mi è sovvenuta un'unica tombale risposta: è meglio che torni a dormire.

Pianeta Terra 5 ottobre 2021

Io non credo nella Giustizia umana, tanto meno nella Giustizia Italiana.

Non credo negli uomini, nelle donne e negli altri esseri umani. Non credo nemmeno in me stesso.

Credo solo in Dio e in quello che ha rivelato di Lui Gesù Cristo, suo Figlio; crocifisso dagli  esseri umani e risorto per affermare la supremazia sulla morte, sul diavolo e sul  male, che da questi solo promana.

Supremazia che sarà assoluta solo nel Suo Regno.

Pianeta Terra 28 settembre 2021

In questo periodo di Covid 2019, che dura da quasi due anni, non sono stato molto attivo su questo sito. Avevo bisogno di osservare e capire, anche se non è ancora finita e non si sa cosa prospetta il futuro.

Intanto, le informazioni che diffonde il Governo al pubblico sul Covid 19 non sono basate su dati scientifici e non sono del  tutto obiettive. Nel mondo vengono diffusi i risultati di studi provvisori, non coordinati e non sempre univoci.  Le decisioni delle Autorità italiane si fondano su dati statistici, che andrebbero preventivamente vagliati, interpretati e, soprattutto, riferiti non parzialmente  al fine di orientare i comportamenti, ma nella loro interezza.

Sono troppi gli interessi in gioco, individuali e collettivi, di carattere economico, politico e strategico e si avranno importanti, future ripercussioni.

Sarebbe opportuno che la Magistratura verificasse l’eventuale indebito arricchimento dei soggetti più coinvolti.

Ciò premesso, sono nato nel 1950. Sin dall’infanzia sono stato educato ai più alti valori Repubblicani e Democratici, che ho cercato di incarnare nel mio vissuto di privato cittadino e di lavoratore, nel privato e nel pubblico.

Ora che Democrazia e Repubblica sono state svuotate del loro significato e che è diventato relativo il tempo che passerò ancora su questa terra, voglio per l’ultima volta annotare delle considerazioni riguardanti la realtà del nostro Paese. Ora voglio dedicarmi soprattutto alle realtà soprannaturali e a Dio.

Sulla democrazia e sull’attuale organizzazione mondiale, rimando all’Enciclica “Caritas in veritate” di Benedetto XVI del 2009, nella quale vi è una lucida disamina delle problematiche.

Non c’è dubbio che quando i diversi sistemi di governo e la democrazia, nonché l’economia, la finanza, la giustizia, il commercio, la scienza e qualsiasi attività umana vengono private di un’etica comportamentale esse, invece di contribuire al progresso e allo sviluppo, diventano pericolosi strumenti di distruzione di massa: per l’essere umano e per il pianeta Terra.

Quanto alla situazione italiana voglio, infine, porre in evidenza la notevole discrasia che esiste fra i doveri e i diritti del cittadino italiano, sanciti nella vigente Costituzione Repubblicana, e i fatti.

Rammento solo che quando viene riconosciuta l’eguaglianza del cittadino davanti alla Legge, l’eguaglianza non si riferisce al singolo cittadino in quanto tale, ma anche alle associazioni, enti e società che egli costituisce. In caso contrario, già per due cittadini sarebbe sufficiente associarsi per sfuggire in maniera legale alla legge; il che è assurdo!  

La situazione attuale è all’incirca quella rappresentata di seguito.

1)      Il cittadino è registrato, seguito e controllato in moltissimi dettagli della sua vita. Gli sono riconosciuti diritti e doveri. Senonché, i doveri sono tutti, puntualmente, richiesti dallo Stato. I diritti al lavoro, alla giustizia, alla salute, alla sicurezza, invece, sono spesso accantonati e disattesi. Se si vuole continuare a far finta che non è presente una questione di incostituzionalità, bisogna perlomeno riconoscere che è assolutamente scorretto dal punto di vista ideologico e politico!

2)    Negli ultimi decenni si è sviluppata in maniera esponenziale la tecnologia, specie quella informatica, che ha avuto impatti notevoli sulla vita dei cittadini, soprattutto in alcuni settori:

a) utilizzo di telefoni e strumenti elettronici di vario tipo;

b) obbligo di accedere a procedure informatiche per la gestione dei rapporti bancari e finanziari (con conseguente concreto rischio di entrare in contatto e di essere truffati da soggetti non perseguibili: sia privati residenti in Paesi poco collaborativi sia Enti e società del tutto anonimi, in quanto soggetti a legislazioni estere compiacenti o dislocati in Paesi off-shore);

c) sviluppo di numerosi programmi e applicazioni di cui il cliente non può di fatto fare a meno, che richiedono necessariamente l’accesso a dati personali sensibili; spesso contenuti su archivi all’estero, senza che vi sia alcuna possibilità di controllo delle Autorità italiane;

d) necessità di avere rapporti con aziende di grandi dimensioni e multinazionali, che sui loro siti evitano accuratamente di indicare una e-mail di riferimento, l’indirizzo della Sede Legale e la rispettiva e-mail certificata (spesso i siti di queste società, anche per quanto  riguarda l’assistenza dei clienti, rimandano alle “FAQ” o a numeri di telefoni con risponditori automatici che, a loro volta, rinviano ai siti e alle FAQ);

e) invasività, quanto a volume e a tecniche utilizzate, della pubblicità, nella quale è impossibile distinguere quando si tratti di informazione reale e quando di ingannevoli contenuti commerciali. Pubblicità presente 24 ore su 24 su tutti gli strumenti utilizzati, senza limitazioni: a) di settori (farmaci, prodotti medicali, pura pornografia, inviti agli sballi, ecc.); b) di utenti (bambini e soggetti deboli); di invasività: banner (che arrivano a disturbare la psiche dei fruitori).

3) In relazione alla crisi finanziaria del 2007 e delle successive politiche restrittive del Governo, molti cittadini si sono ritrovati in ristrettezze economiche, fino al punto che si sono registrati diversi suicidi di imprenditori. Nel frattempo gli Organi dello Stato continuano scorrettamente ad auto-attribuirsi i compensi senza alcuna parametrazione obiettiva (a: tenore di vita dei cittadini, Prodotto interno lordo, pensione minima corrisposta dall’INPS, efficienza, ecc.). Questa circostanza è una prerogativa dei regimi totalitari e non di una Repubblica democratica, quale l’Italia.

4) I controlli sulle funzioni pubbliche sono assenti, carenti, inefficaci; salvo a dover registrare successivamente i molti guasti presenti nelle stesse e a sopportare i relativi costi. Il cittadino paga sempre!

5) Premesso che l’Unificazione europea è un valore che va realizzato nel tempo, la mancanza di una reale convergenza su settori strategici, quali politica estera ed economica, fisco, difesa, tenore di vita dei cittadini ecc., ha stravolto i principi fondanti della Costituzione Italiana. Ciò anche a causa dell’inopportuna abrogazione del principio di reciprocità previsto in precedenza dal Codice civile, sia per i rapporti Comunitari sia per quelli con gli Stati extra comunitari.

6) Non è previsto un lavoro minimo garantito (non un reddito!) che dia dignità e desiderio di impegnarsi, pur a fronte di numerosi servizi pubblici carenti o assenti (integrazioni per eventi eccezionali di funzioni pubbliche; servizi al cittadino; preservazione dei centri abitati, del litorale marino, del territorio piano, collinare, montuoso e acquatico interno; ecc.). 

Dalla disamina dei punti precedenti, non si può non rilevare l’enorme sperequazione esistente fra i doveri del singolo cittadino, sempre pretesi, e quelli di tutte le tipologie di soggetti operanti nel territorio nazionale. Per cui, o bisogna accantonare la Costituzione Repubblicana, oppure bisogna concludere che vi sono state, e sussistono, gravi responsabilità politiche, amministrative e penali di diversi soggetti.

 

Pianeta Terra – Riporto alcune considerazioni che ho inserito sul mio profilo Facebook da giugno a agosto 2021.

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Come mai non viene messa in evidenza l'incostituzionalità del fatto che sul nostro territorio, mentre il cittadino è sottoposto a tutta una serie di leggi, regolamenti e orpelli, i grandi gruppi finanziari, informatici, e societari, non possono essere controllati a causa delle loro grandi dimensioni e delle loro ramificazioni internazionali?

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Per assumere decisioni appropriate sia per sé stessi che per il bene comune, bisogna tener presente, insieme, il presente, il passato e il futuro.

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L'errore più grande della classe dirigente odierna è pensare che essere intelligenti è una sua esclusiva prerogativa.

Quando, salvo qualche rara eccezione, le sue prerogative sono: badare esclusivamente ai propri interessi ed essere fini utilizzatori del linguaggio e della comunicazione.

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Nel linguaggio, ci si può esprimere in positivo o in negativo; ad esempio: “felici i sani” o “infelici i malati”. Leggendo le beatitudini di Gesù in negativo, si leggono affermazioni ancora più dirette per questi tempi bui:

maledetti gli arroganti;

maledetti quelli che gozzovigliano e sono ingordi di denaro e successo;

maledetti i violenti;

maledetti quelli che favoriscono falsità e ingiustizie;

maledetti quelli che non hanno pietà;

maledetti quelli che sfruttano e ingannano gli altri.

Voi tutti tremate e ravvedetevi".

E io aggiungo, perché anche se non esistesse l'inferno, la vostra vita diventerà un inferno.

Gloria a Dio e buona giornata.

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A proposito delle violenze del Carcere di Santa Maria Capua Vetere ritengo giusto il principio del garantismo e il punire chi ha delle responsabilità.

Ma vorrei essere spiegato dai massimi Organi dello Stato e dal Consiglio Superiore della Magistratura perché analogo garantismo non è stato applicato nei confronti di chi nel carcere ci lavora, di chi non ha il lavoro, di tutti i morti ammazzati e di quelli che hanno subito violenze di ogni genere e tipo per palesi inefficienze e disinteresse dello Stato.

Qual è il messaggio “fra le righe" che devono interpretare i cittadini onesti? Forse, passare dall'altra parte perché conviene di più?

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Ho dato una scorsa ai dieci articoli della Legge Zan. Un nutrito gruppo di Parlamentari ha partorito un provvedimento di una genericità estrema, che non risolve i problemi, ma li complica.

Leggo nell'art. 1 della legge pubblicato su Repubblica: "Per genere si intende qualunque manifestazione esteriore di una persona che sia conforme o contrastante con le aspettative sociali connesse al sesso."

Cosa significa? Che in strada ci si può anche masturbare o si può fare l'amore con il proprio partner? O che ci si può accoppiare anche con Giraffe e Elefanti? E se no, perché non vengono chiariti i limiti?

Questi pseudo intellettuali del cavolo che inneggiano alle loro esclusive esigenze di libertà mi fanno incazzare. Se vogliono essere davvero “progressisti”, perché non promuovono una legge che preveda che il 10% dei Parlamentari siano estratti a sorte tra i cittadini incensurati?

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Ma c’è qualcuno che ha evidenziato la mafia legalizzata degli integratori alimentari?

Sono prescritti o consigliati dai medici, ma non sono medicine e, quindi, si pagano integralmente, non hanno il bugiardino e non segnalano alcuna controindicazione!

Ma veramente i legislatori europei e italiani pensano che siamo tutti fessi?

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Sei diverso? Puoi esserlo solo in ciò che propone la becera cultura odierna. Se poi ti va di andare al Supermercato in tuta, pur non essendo sportivo, la guardia giurata ti segue (senza farsene accorgere!) fino alla cassa. Riflettendoci ora, forse il ladro era lui!

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Tutti coloro che sono arrivati a diventare i Primi del mondo nello sport, nella carriera, nella politica, nello spettacolo, ecc., sono più che mediocri in molti altri aspetti della vita. I Grandi, veramente grandi della terra, non sono stati mai considerati tali; se non dopo la loro morte!

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Spesso il potere e la cultura odierni, quando sono incapaci di risolvere i problemi alla radice, pensano di risolverli introducendo nuove denominazioni, quasi sempre straniere!

Ancora una volta uno dei cancri culturali odierni è l'apparire piuttosto che l'Essere.

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Signore, tu ci hai voluto stupendi.

Non permettere che il demonio ci renda delle belve.

Vogliamo di nuovo tornare a somigliare a Te.

M.d.C. 25 maggio 21, ore 4,05

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Pianeta Terra, 2 luglio 2021

SVEGLIA!

Vediamo se riesco a farmi capire.

Il fenomeno sociale più invasivo, pervicace e condizionante di questa fase storica è la diffusione delle tecniche pubblicitarie. Tutti i mezzi di comunicazione e di relazione fra gli individui usano subdolamente le tecniche pubblicitarie, sia a scopo commerciale sia, soprattutto, per indirizzare i gusti, gli orientamenti e i comportamenti delle masse.

Già solo questa osservazione, concreta e reale fino all’incontestabilità, smonta completamente una delle più fallimentari teorie sociali, economiche e politiche: il liberismo.

I maggiori danni sociali, finanziari ed economici dopo la Seconda Guerra Mondiale sono stati determinati dall’illusione che l’individuo e le masse potessero in maniera autonoma e naturale indirizzarsi verso la convivenza civile.

In realtà si tratta di un palese falso. La storia moderna, infatti, dimostra come gli pseudo-liberisti sono rimasti tali fin quando ha fatto loro comodo. Quando poi si sono ritagliati posizioni di potere o di influenza rilevante hanno utilizzato diverse strategie per aggirare le legislazioni nazionali e internazionali, queste ultime già deboli, a proprio vantaggio: 1)  creando dei gruppi (lobbies) per indirizzare i legislatori; 2) organizzandosi in enti così grandi e economicamente potenti da poter corrompere chiunque; 3) sviluppando fenomeni e tendenze non regolamentati da alcuna Legge.

Ciò premesso, c’è qualcuno che ha dubbi sull’efficacia delle tecniche pubblicitarie? Se sì, si deve far curare culturalmente perché ha un’errata percezione della realtà.

La dimostrazione non è data dalle mie parole ma dai fatti: se la pubblicità non fosse efficace non si spenderebbero somme stratosferiche per sostenerla e diffonderla.

Dov’è il cancro?

Per sete di danaro si indirizzano i comportamenti umani dove si vuole o, peggio, senza che importi dove!

Il Mondo è stato sempre un coacervo di culture diverse in cui convivono, nello stesso momento, tutti gli aspetti della vita umana: nascita, morte, amicizia, speranza, sesso, violenza, amore, affetto, istruzione, civiltà, arretratezza, ricchezza, miseria, pace, guerra, odio, abnegazione, eccetera.

Ma negli ultimi sessant’anni, specie nei Paesi considerati più progrediti, si è manifestata una violenta e tragica novità: anche in assenza di guerre, sono cresciute esponenzialmente la mortalità e gli atti di violenza della gioventù: sballi mortali;  omicidi, anche in ambito familiare; suicidi indotti dai social; gratuita violenza di gruppo; devianza mentale che esplode, anche in individui apparentemente tranquilli, in furia bestiale e omicida. Non è necessario fare ricerche per rendersene conto, è sufficiente richiamare alla memoria i numerosi episodi di cui si è avuta notizia dai mezzi di informazione.

Qui il cerchio si chiude.

La mente umana, ancor più quella della gioventù, è influenzabile. Forse, poi, molti non sanno che lo sviluppo del cervello umano prosegue mediamente fino a oltre i vent’anni. Il che significa che, prima, non è del tutto completo e atto a utilizzare appieno le sue potenzialità. Vogliamo mettere fine a questo pattume cerebrale che viene diffuso nei social, nei videogiochi, nelle conferenze, nelle tivù, nei film, nei libri, nel web, nelle canzoni, nella pubblicità commerciale e anche nella comunicazione teoricamente di maggior spessore di giornali e telegiornali? Senza contare l’esempio negativo proposto dai comportamenti di statisti, politici, sportivi e divi in genere?

Questo attentato ai diritti della gioventù si pagherà caramente davanti all’umanità e ancor più davanti a Dio, che è Amore, Misericordia, ma anche Giudice; in altre parole, pesanti come un “macigno al collo”: “Non è fesso”!

La gioventù ha diritto a crescere serena, a scoprire la sessualità con la dovuta gradualità e non prematuramente; ha diritto a essere educata, seguita e indirizzata verso la costruzione di un Mondo civile, equo, solidale, al fine di poter realizzare le proprie legittime aspirazioni e il proprio futuro di vita; e non di morte!

O si diventa consapevoli di tutto ciò, cercando di contrastare questo fenomeno; oppure si è colpevolmente complici! 

   

Pianeta Terra, 2 giugno 2021

Se Dio esiste, e la storia dell’umanità dimostra che non si tratta di fantasia, niente e nessuno può impedire al singolo essere umano di mettersi in relazione con Lui!

Pianeta Terra, primo giugno 2021

Fa parte del Cristianesimo – che non è solo clericalismo – una dimensione della relazione umana tanto profonda ed elevata che va ben oltre l’unione carnale. Una dimensione che non necessita di vicinanza e di contatto e che realizza l’intima approvazione dell’altro: fisica, caratteriale, morale e spirituale, così com’è nel momento presente. Il che non significa condividere sempre scelte ed esperienze; al contrario, significa tenere separate la grandezza dell’essere da ciò che egli rappresenta con le sue diverse abitudini di vita.

 

Pianeta Terra, 18 maggio 2021

Donne, vi voglio bene tutte!

Salvo quando fate le esibizioniste e le stronze.

Che volete, questa è la mia diversità, che spero sia accettata come tutte le altre!

E gli uomini? 

Per me sono gli amici, i compagni, i camerati, e spesso gli stronzi, con cui cambiare insieme il mondo; e difendere queste preziose e straordinarie creature, da cui Dio ci ha fatto discendere, con cui Dio ci fa per perpetuare la vita e che, con la Sua Grazia, sono le più belle, forti, godibili e tenaci esistenze che possiamo avere accanto in questo mondo.

Non un mobile, non delle sottoposte, ma le più formidabili armi, collaboratrici e capi, senza differenze di sesso, per combattere la malvagità e per costruire il progresso.

 

Pianeta Terra, 16 maggio 2021

L’elettronica e l’informatica sono diventate come un gigante con le “gambe” di argilla e si stanno involvendo come molti aspetti della vita: stanno avvicinandosi al punto di rottura.

Gli stupidi antichi, nostri antenati che poi non erano così stupidi come immaginiamo, dovendo dedicarsi a risolvere problemi concreti, avevano individuato dei principi che consentissero alla comunità umana di funzionare.

L’essenza di tali principi era che l’individuo non poteva essere lasciato del tutto libero di fare ciò che gli piacesse; con un’unica eccezione: purché fosse animato dall’Amore, cioè dalla volontà disinteressata di contribuire al progresso umano.

Oggi, in molti settori (informatica, finanza, economia, politica, informazione; ma ne sono coinvolti quasi tutti) le conclusioni degli “stupidi” antichi sono state accantonate.

Un’ipocrita, “moderna” corrente culturale, a cui molti fanno riferimento, sostiene che si può fare tutto ciò che appaga e conviene: nulla deve essere assoggettato a limiti o controlli.  

  Se in questo mondo esistono forze demoniache, ci stiamo buttando nelle loro braccia perseguendo falsità ed egoismo.

Conclusione? Non posso fare altro che affidarmi alle parole del Sommo Poeta della nostra lingua, Dante Alighieri: “Ai posteri l’ardua sentenza”; aggiungendo: “sperando che in futuro ci saranno posteri”.

Il punto di rottura a cui facevo riferimento all’inizio è la mancanza di limiti e controlli, non di censure; ovvero, la mancanza di un’attività che prevenga e impedisca il proliferare di pericolose devianze, che mettono a rischio il vivere civile e il progresso dell’umanità. Buona domenica a tutti.

 

Italia, 3 maggio 2021                                                                         

Casualmente, richiamando il concetto di verità, mi sono imbattuto in un fenomeno pericoloso che voglio evidenziare a beneficio dei deboli e degli ingenui. Si tratta di una precisa tattica, di moda negli anni della contestazione, che mise quasi del tutto fuori gioco chi non apparteneva alla sinistra comunista. Non parlo di politica, ma di realtà storica, vissuta sulla mia pelle.

Essa si basava sullo sgretolare qualsiasi affermazione o principio, richiamando il concetto della relatività. Fin qui ci siamo, non c’era bisogno di Einstein per capire che le nostre conoscenze sono relative. Ma questa relatività non valeva per tutto e tutti e, soprattutto non riguardava coloro che la richiamavano, i quali erano assolutamente concreti, se non furbi, nel perseguire i loro obiettivi politici e le mire personali, a dispetto della relatività delle conoscenze.

Infatti, se si volesse considerare che tutto è relativo, dovremmo fermarci del tutto perché non abbiamo alcuna conoscenza certa che ci supporti nelle decisioni! Anche la matematica è relativa, perché si tratta di una tecnica per descrivere i fenomeni, di un “linguaggio” costruito dagli esseri umani.

È evidente che si tratta di masturbazioni cerebrali, molto più deleterie di quelle fisiche. Per vivere, abbiamo bisogno di punti di riferimento, di un “navigatore satellitare”, che non deve sostituirci nella guida, ma deve aiutarci a scegliere la direzione da seguire.

Qual è, tuttavia, l’aspetto più pericoloso di questa tattica? Essa, insieme ad altre tecniche, mira a sminuire l’interlocutore, a togliergli sicurezze e a confonderlo, al fine di poter far valere una falsa superiorità. In parole povere, tende a sopraffare l’avversario. È quindi una tattica usata nei confronti di persone umili, sensibili e speciali, per distruggerle. Infatti, se si trattasse di persone insignificanti, non servirebbe nemmeno attivarsi!

Dunque attenti a questi marpioni. Se siamo attaccati, è perché siamo sulla buona strada e valiamo!

Personalmente vi do un punto di riferimento primario: diffidate da tutto ciò che concerne la sete di denaro, il potere e il successo!     

 

Italia, 2 maggio 2021

Io e molti della mia generazione, nati fra la fine degli Anni Quaranta e i primi Anni Cinquanta, siamo cresciuti con il culto della Repubblica e della Democrazia nonché dei diritti e doveri dei cittadini. Successivamente ho approfondito il Diritto Costituzionale e, quindi, la Costituzione Italiana e i principi che l’hanno ispirata. Per cui ho creduto fermamente nei valori democratici e repubblicani, dando il mio modesto contributo di cittadino al progresso della Repubblica.

Trascorsi oltre sessant’anni da quando mi furono inculcati quei valori, ora, pur mantenendo l’atteggiamento positivo e collaborativo di sempre, affermo a chiare lettere e senza tema di smentite, che:

Non credo più nello Stato, nei suoi Rappresentanti, nei suoi Organi, nella Magistratura e, tantomeno, nei partiti politici”;

che, nelle votazioni, scelgo volta per volta sulla base della loro credibilità, purtroppo solo apparente.

D’altronde lo sfacelo culturale e morale, e soprattutto i suoi risultati, sono sotto gli occhi di tutti. Peraltro, nemmeno in questa pandemia si è avuta la decenza di sospendere una percentuale dei cospicui appannaggi della “casta”, concetto incompatibile con una repubblica, nonché delle tante spese pubbliche ridondanti. 

È rimasta, tuttavia, intatta la mia fede nei confronti dei singoli cittadini ancora in minima parte presenti nelle Istituzioni che, pur adempiendo con diligenza e sincero impegno i loro compiti, sono osteggiati e messi da parte, sacrificati sull’ara della corruzione e dell’interesse di parte.

                                                                              

Pianeta Terra 12 aprile 2021

Perfezione è contraddizione.

Non è quello in cui credo. È però quello che vedo sull’unico social che frequento per non isolarmi completamente.

Si posta come se fosse Vangelo (poi dirò perché il Vangelo è un’altra cosa) una massima e nello stesso istante si posta una foto che mostra l’esatto contrario.

Mi astengo dal fare esempi concreti perché urterei la suscettibilità di più di una persona.

Oh! Giovani, ci vogliamo svegliare? Ma pensate davvero che tutta questa gente che scimmiottate, quella che spara continuamente pose e frasi a effetto, che utilizzano l’aria delle scorregge invece di quella più vicino al cervello, sia gente felice?

Sicuramente sarà gente di successo, arrivata al potere, a posti di responsabilità, ma non alla felicità! Se fosse così, non ci sarebbe un ritorno ai campi e ai mestieri umili, dove le parole non servono a niente.

Svegliatevi! Se avete preso bastonate dalla vita non è perché eravate sbagliati, ma perché siete stati ingenui e fessi. Parafrasando il Vangelo, che ha valore perché le parole che vengono richiamate sono state scritte con il sangue da una persona realmente vissuta e morta innocentemente (!): “Non date le vostre perle ai porci, altrimenti si rivolgono verso di voi e vi sbranano”.

Ritornate a essere le persone semplici e veramente belle, in tutti i sensi, che eravate e diventate cattivi nel difendere la vostra identità. Niente musi appuntiti, pronti a succhiare ciò che non voglio nemmeno immaginare, e fisici prestanti, con i culi, le tette, i pettorali, le protesi o i grandi attributi che si ricercano nelle vacche e nei tori che sono in mostra nelle fiere e nei mercati.

Pensate davvero che tutto questo vi dia la felicità?

Ritornate a essere le persone semplici e veramente belle che eravate e non vi preoccupate se incontrate solo gente insignificante: non è altro che gente come quella che eravate voi, persone normali. Persone normali fra cui la storia ha scelto più copiosamente eroi e grandi personalità; e Dio i Santi!

E che voi potreste far diventare gli eroi della vostra vita.

Siate felici, siamo tutti belli perché diversi. Non ispiratevi a un solo modello; quello che vi viene proposto per denaro; altro che sangue sparso!

Il nonno.   

 

Pianeta Terra 10 aprile 2021

L’attuale situazione mondiale.

Premetto che non avrei alcun titolo per esprimermi su un argomento di tale rilevanza. Tuttavia ho quattro grandi vantaggi: un’obiettività ai massimi livelli mondiali; sono una sola testa pensante; non ho alcun conflitto di interesse; non sono corrompibile in virtù del fatto che sono vecchio e mi fido ciecamente solo di Dio.

Con particolare riguardo al fatto di essere una sola testa pensante, il lavoro che ho espletato per tutta la vita mi ha dato conoscenze non comuni nel campo organizzativo, nella sicurezza e nei controlli, ispettivi e no.

Per i Grandi, uno dei maggiori problemi nel prendere le decisioni è quello che non posseggono tutte le competenze per decidere. È necessario che essi si affidino a tecnici, esperti, ricercatori, scienziati, e così via. Le loro decisioni sono dunque condizionate da quanto riferiscono altri, dei quali non hanno la possibilità di verificare sempre la correttezza, l’obiettività e la lealtà. Ciò soprattutto quando le persone di cui bisogna fidarsi sono arrivate alle posizioni di rilievo non per merito, ma per l’appartenenza a gruppi d’interesse o, esclusivamente, per sete di prestigio o denaro.

Dunque, tornando al problema della situazione mondiale, voglio fare qualche considerazione su alcuni aspetti fondamentali: a) geopolitica; b) economia e finanza; c) ordine mondiale.

Dal punto di vista politico si sono modificati gli equilibri successivi alla Seconda Guerra Mondiale e siamo in una situazione molto delicata.

Probabilmente nessuno vuole un conflitto, ma si tenta di modificare il peso politico dei singoli Paesi o Unioni di Stati nel panorama mondiale, con il risultato che la cooperazione mondiale, proprio in un’epoca in cui si sarebbero dovute affrontare tematiche di interesse globale, anziché consolidarsi è nettamente regredita.

 In materia economica e finanziaria regna la confusione e l’instabilità più assoluta. Se, finora, non si sono avute grosse ripercussioni è perché mancano gli strumenti per valutare quanto sta avvenendo e, conseguentemente, non ci sono state grosse variazioni negli indici di riferimento per non creare panico. Forse solo ora si sta prendendo atto dell’impellenza di colmare le storiche lacune presenti nel sistema economico-finanziario-commerciale globale.

Inoltre, il Covid 19 sta impegnando gli Stati e le Coalizioni di Stati in massicci esborsi di moneta, che impatteranno sulla ricchezza reale. Nemmeno è possibile ipotizzare la situazione che si prospetterà alla fine della pandemia: di sicuro ci saranno ripercussioni.

Insomma, per i comuni mortali dell’intero Globo non è un bel momento!

Per ultimo resta l’Ordine Mondiale che, tuttavia, rappresenta il Punto Focale.   

 Bisogna prendere atto che le Costituzioni e i Trattati definiti nel secolo scorso sono superati e vanno aggiornati o riscritti con il contributo di menti indipendenti, imparziali, lungimiranti e soprattutto eque; se non di Grandi Anime!

Che, detto esplicitamente, significa smetterla di prendersi per i fondelli e di spiarsi e lavorare: non per il vantaggio di singoli Stati, ma per il progresso dell’Umanità intera; coinvolgendo e tutelando tutti gli Stati. 

A livello Mondiale c’è una situazione unica per poter ridisegnare completamente l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Poco più di una decina di Stati e la Comunità Europea potrebbero dar luogo a un Nuovo Ordine Mondiale, basato su: a) rispetto delle peculiarità nazionali sul loro territorio; b) riconoscimento del benessere dei cittadini, e non della forma di Governo, come parametro per l’ammissione a pieno titolo dei Singoli Stati; c) tutela dei Governi degli Stati membri sia da aggressioni interne che esterne; d) una moneta unica mondiale; e) regole globali e collaborazione per tutti i settori strategici: tutela dell’essere umano e dell’ambiente, economia, finanza, commercio, scienza, ricerca, sicurezza, controlli, sanzioni; f) organi mondiali di arbitrato e di Giustizia; e così via.

Si tratta di cambiare totalmente visioni e prospettive, passando da situazioni superate e ormai improduttive ad alti ideali di equità, giustizia, rispetto, collaborazione; non ispirati da interessi egoistici, ma dall’opportunità di dare una svolta definitiva alle sorti dell’Umanità. Pur essendo consapevoli che potrebbero esseri necessari diversi decenni. 

 

Pianeta Terra 3 aprile 2021

Siamo di fronte a una situazione mai vissuta prima nella Storia Umana: un evento che interessa quasi tutto il Mondo!

È forse tempo di fermarsi a riflettere; di annotare eventi, pensieri, sensazioni e stati d’animo per cercare di farsi un’opinione personale su quanto sta accadendo.

Già, perché c’è una pandemia ben più pericolosa di quella in atto, un virus, cioè, che può distruggere l’integrità dei singoli e dell’intera umanità, la pandemia della comunicazione: esplosione di espressioni casuali e senza controllo; oppure, dichiarazioni ben congegnate per rendere certo ciò che non lo è, o per indirizzare la gente verso una qualunque direzione predeterminata. Manca il parlare profondo.

Relegando l’anima e l’essenza dell’essere umano a un fantoccio, siamo riusciti a renderle mute e inesistenti!

Per questo cataclisma c’è una, e una sola, possibilità di salvezza: la riscoperta dell’anima; e la sua redenzione in vista della Risurrezione del corpo mortale.

Riavviciniamoci, in Spirito e Verità, al messaggio e alla persona di Gesù Cristo, abbandonandoci totalmente a Lui.

Allora questa del 2021, davvero potrà diventare la Pasqua che darà una svolta radicale a questo futuro senza Speranza e di soli colori plumbei.

Auguri da un anonimo.

      

Paese 19 febbraio 2021

Questa mattina mi è venuta un’altra intuizione; questa volta avente per oggetto la Pandemia in corso.

Se il Governo, dopo aver fornito gratuitamente mascherine FFP2 a tutti i cittadini, obbligasse per quindici giorni a indossarle rigorosamente a tutti, senza eccezioni e, contemporaneamente, prevedesse che tutti quelli in entrata nel territorio italiano da terra, cielo e mare, fossero obbligati a rispettare lo stesso obbligo per quindici giorni dall’ingresso; e se, ancora, nelle occasioni in cui si deve bere e mangiare si prevedesse rigorosamente un distanziamento di due metri, cosa accadrebbe? Ovviamente il tutto dovrebbe essere accompagnato da sanzioni, ripetibili anche più volte nella stessa ora (50 euro e contemporanea consegna di cinque mascherine FFP2) che, per i casi recidivi, potrebbero arrivare fino al confino per quindici giorni in luoghi appositamente previsti. Per i servizi pubblici, in caso di inosservanza, dovrebbe essere previsto il ritiro definitivo della licenza d’esercizio. Rimarrebbero i ristori a favore dei cittadini più danneggiati dalla pandemia. Ovviamente il tutto dovrebbe essere oggetto di approfondimento.

Qualcuno può darmi una risposta in merito, dopo aver riflettuto per qualche minuto?

Paese 18 febbraio 2021

Ci sono voluti settant’anni per convincermi che la relazione con Dio è fatta, sostanzialmente, dal tendere al rispetto verso tutti e tutto; dall’alzare gli occhi verso l’Infinito, per desiderare dal profondo la realizzazione dei più alti ideali: Verità; Giustizia; Pace, cioè serenità; Amore, cioè la relazione piena con Dio.

In tutta la storia umana, l’Unico ad aver indicato la strada certa per arrivare a Dio è stato Gesù di Nazareth: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”.

Tuttavia, bisogna considerare l’unicità di ognuno di noi, che deve trovare la strada per quello che si trova ad essere, per il contesto in cui vive, per quello che è capace di esprimere momento per momento.

Non è il fare o non fare qualcosa, e nemmeno percorrere un itinerario diritto o diretto. È della nostra natura umana essere più o meno fragili e incostanti, tutti!

Non è subire, non è tacere la verità, non è sentirsi più grandi o più piccoli degli altri; non è essere sani o malati e tanto meno percorrere strade che dall’inizio non sembrano del tutto convincenti. Dall’inizio, perché per molti è diventato troppo facile ingannare una persona per poi poterla trasformare a proprio piacimento.

È l’essere consapevoli che, non essendoci autonomamente scelti un luogo e un momento in cui venire alla luce, abbiamo comunque un’immensa Dignità, che si realizza pienamente solo generando il Bene; quello che ci è possibile, quello che ci rende sereni.

E quando ci prende il desiderio di confidarci con qualcuno che dall’alto della sua Immensità ci ascolti intimamente, seguiamo le indicazioni di Gesù, che ha insegnato come rivolgersi al Creatore: “Mio Dio, mio Amore Misterioso e Infinito, sia santificato il Tuo nome. Si realizzi pienamente il tuo Regno d’Amore; sia fatta la Tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi la nostra quotidiana parte di Te, perché possiamo impegnarci per il cibo e la dignità per tutti. Perdona le nostre imperfezioni, i nostri tradimenti, le nostre mancanze d’amore, perché anche noi, ora, per mezzo della Tua Grazia, perdoniamo tutti quelli che ci hanno offesi. Non ci abbandonare alle inclinazioni perverse e liberaci dalla fonte di ogni male, il diavolo. Così sia”. 

Più sinteticamente: “Padre Nostro che sei ne cieli, sia santificato il Tuo Nome. Venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori; non c’indurre in tentazione e liberaci dal male. Amen”.

Tutto il resto lo farà Dio, riempendoci della sua Pace, indirizzandoci per le Sue misteriose strade, verso di Sé.

 

Tuttavia, ci vorrà ancora del tempo, se mi sarà concesso, per comprendere ancora di più. Consapevole del fatto che, quando le mie convinzioni saranno ulteriormente calibrate, non sarò arrivato a capire …che una briciola dell’Immenso! 

  

Paese 27 gennaio 2021

Dio non è un’esclusiva dell’Ebraismo, dell’Islamismo, dell’Induismo, del Confucianesimo, del Cristianesimo o di qualsiasi altra religione. Non è Dio a doversi conformare alle organizzazioni religiose, quanto le strutture religiose e i loro adepti a Dio.

 La rivelazione completa di Dio è stata fatta da Gesù di Nazareth, che ha dimostrato:

1)      che con la morte si sperimenterà un’ulteriore infinita dimensione;

2)    che Dio è Amore (non sesso). Tutto ciò che suscita Amore, allo stesso tempo, verso sé stessi, verso gli altri e verso la natura, viene da Dio.

Le religioni diventano credibili a tutti gli esseri umani, e non solo a quelli che vi partecipano per tradizione o per convenienza, solo quando cercano di rappresentare la Verità e lo Spirito di Dio. Principio che vale anche per ogni singolo adepto. Non si tratta di essere sempre perfetti ma, nel contesto in cui si vive, con le peculiarità, l’umanità e le competenze proprie, ciascuno deve assolutamente cercare, e vivere, intimamente Dio.

 

Paese 29 gennaio 2021   

È legittimo che, nel rispetto degli altri, ogni essere umano possa scegliere di cosa nutrirsi, chi e come amare, di cosa occuparsi e come spendere la propria vita. Ma, per creare un contesto sociale e un Mondo vivibili, non basta!

Sono indispensabili un’alta moralità e grandi ideali, a cui tutti dovrebbero ispirarsi.   

 

Paese, 3 gennaio 2021

Perseguire un singolo cittadino e non le grandi organizzazioni, che creano ben più danni, disastri e catastrofi, è indegno di una società civile.

È un vero crimine contro l’umanità!

Bisogna impedire che possano legalmente operare società di una grandezza tale da condizionare le sorti dell’umanità e alle quali non è possibile indirizzare con immediatezza le responsabilità, le sanzioni e il regime di controlli previsti per i singoli.